Rsa, la riapertura slitta a inizio autunno: troppa burocrazia

Rsa, la riapertura slitta a inizio autunno: troppa burocrazia
PORDENONE - Una brutta tegola, soprattutto per i tanti anziani che contavano sulla riapertura dell'unico centro per le cure intermedie del capoluogo provinciale. E una doccia...

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PORDENONE - Una brutta tegola, soprattutto per i tanti anziani che contavano sulla riapertura dell'unico centro per le cure intermedie del capoluogo provinciale. E una doccia fredda anche per la direzione dell'Umberto I, che rappresenta in questo caso uno dei due attori sulla scena. Secondo quanto si apprende dalla stanza dei bottoni dell'Azienda sanitaria, infatti, la Rsa di Casa Serena non potrà riaprire prima dell'inizio dell'autunno. E tutto perché devono essere espletate le formalità burocratiche legate all'accreditamento da parte della Regione.


IL NODO
Il 18 maggio si completeranno i lavori necessari ad adeguare alle nuove esigenze i nuclei di Casa Serena. La domanda di autorizzazione e di accreditamento della struttura è già stata inoltrata correttamente alla Regione e all'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale. Le selezione degli infermieri e degli operatori sociosanitari da parte della direzione dell'Umberto I è già partita. «Noi - ha spiegato il direttore dell'Asp, Giovanni Di Prima - saremmo pronti anche per l'inizio dell'estate, magari con i primi posti disponibili legati al cosiddetto sollievo delle famiglie». Quindi i posti temporanei da dedicare magari agli anziani che hanno visto la partenza della propria badante per le ferie estive. Ma dall'altra parte della barricata ci sono tempistiche diverse. «Consideriamo un successo - spiega infatti il direttore generale dell'AsFo, Giuseppe Tonutti - riuscire ad attivare il servizio all'inizio dell'autunno, quando le esigenze diventeranno più importanti». Niente estate, quindi, perché devono essere portati a termine tutti i passaggi burocratici del caso.


LA STRUTTURA


I posti letto a disposizione della Rsa, che si troveranno tecnicamente al primo piano (quindi in un'area della struttura diversa rispetto a quella del passato), saranno 24-25, cioè di più rispetto ai 18 spazi che caratterizzavano il servizio chiuso un anno e mezzo fa. Una volta completata la riapertura della Residenza sanitaria assistita, la provincia di Pordenone avrà di nuovo una buona capacità di accogliere i pazienti per le cure intermedie. Una situazione migliorata già con la riattivazione a pieno regime delle Rsa di Sacile e che può beneficiare anche della riapertura della struttura di Maniago, finalmente liberata dalla gabbia della pandemia. Manca solo l'ultimo passo: il ritorno del servizio nel capoluogo. La provincia di Pordenone accoglierà l'ospedale di comunità sempre all'interno di Casa Serena, cioè nel polo per gli anziani di Torre gestito dall'Asp Umberto I. E l'operazione andrà di pari passo con la riapertura della Rsa nello stesso sito, un passaggio che stando a quanto filtra dalle stanze dell'Umberto I si completerà appunto dopo l'estate. Oltre ai letti della Rsa, come detto, ci saranno gli spazi dell'ospedale di Comunità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino