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ROVIGO - La rivoluzione del trasporto pubblico in città inizia dopo l’otto dicembre. Nel giro di un mese approderà nel capoluogo il nuovo servizio di bus a chiamata messo a punto dal Comune insieme a Busitalia Veneto, la società che gestisce al 100% il servizio. L’assessore ai Trasporti Mattia Milan sta definendo gli ultimi dettagli con l’azienda, in vista della novità che rientra nel Piano generale del traffico urbano in attesa di essere valutato dalla Vas regionale.
«Si tratta - spiega Milan - di dettagli che hanno a che vedere con l’utilizzo del servizio da parte delle fasce di cittadini più anziani che serviranno a renderlo fruibile e agevole anche a chi non ha dimestichezza con gli smartphone e le app».
LE MOTIVAZIONI
«Il piano parte da una serie di problemi - chiarisce Milan - che è una frequentazione ridotta in relazione all’offerta, una limitata efficacia del servizio e una scarsa redditività, che rende problematica la messa a gara del lotto del trasporto urbano che insieme al lotto dell’extraurbano, fanno capo al bacino controllato dalla Provincia, in gara insieme a giugno 2024».
Il servizio a chiamata riguarderà solo i collegamenti con le frazioni e nelle ore di minore presenza di utenti. Le linee interessate saranno la 3 e 4 per l’area nord ovest, ossia Concadirame e Boara Polesine, le linee 2 e 5 per l’area est tra Mardimago e Sarzano e le linee 6, 7 e 8 per l’area sud, tra Grignano, Sant’Apollianare e Fenil del Turco, includendo anche la linea del carcere. Inoltre si integrerà con le linee a orario che abbracceranno il servizio scolastico. Una coppia di corse a chiamata sarà poi introdotta, nella fascia di punta, dunque di maggior numero di utenti, in sostituzione della linea Stazione-Ponte autostrada, ossia la 11 per Roverdicrè. Questo perché la domanda non è omogenea nel corso della giornata: il servizio registra un aumento degli utenti tra le 6 e le 9 e tra le 12.30 e le 14.30 in periodo scolastico, mentre registra un calo drastico nelle altre ore. Per questo motivo le corse saranno aumentate di frequenza negli orari di maggior richiesta e in periodo scolastico, nelle due fasce citate, mentre in periodo non scolastico ed estivo gli orari con più corse sarebbero entro le 9, tra le 12.30 e le 14.30 e tra le 17.30 e le 19.30.
COME FUNZIONERÀ
Per utilizzare il servizio a chiamata è necessario prenotare una fermata di partenza e di destinazione, abilitando il segnale gps nello smartphone o abilitando dei punti di prenotazione come tabacchini o edicole. Il viaggio va poi pianificato, selezionando solo andata o andata e ritorno, quanti passeggeri, poi si seleziona il giorno e l’ora di partenza, potendo anche programmare i vari viaggi in modalità multipla. Il costo del biglietto sarà coperto da un finanziamento regionale, ma si pagheranno comunque 50 centesimi di “diritto alla chiamata”, «istituiti per evitare che possano esserci persone che prenotano il servizio e poi non si presentano» ha chiarito Milan. Tra l’altro, il sistema di prenotazione è dotato di un algoritmo in grado di mettere insieme le richieste di più utenti e svolgere un servizio multiplo. Il progetto dell’autobus a chiamata sarà avviato in via sperimentale e durerà fino a fine 2025, «ossia fino a esaurimento delle risorse del finanziamento regionale» chiosa l’assessore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino