Un liceo musicale nel futuro dell'ex complesso di San Michele

Il complesso ex San Michele
ROVIGO - In passato è stato per mesi al centro di infuocate polemiche per un progetto di accoglienza, finanziato dal ministero dell’Interno guidato dall’allora...

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ROVIGO - In passato è stato per mesi al centro di infuocate polemiche per un progetto di accoglienza, finanziato dal ministero dell’Interno guidato dall’allora ministro leghista Roberto Maroni, che avrebbe dovuto prendere vita proprio all’interno dei suoi spazi che invece, dopo essere stato un tema da campagna elettorale con tanto di visita dei big della politica, uno su tutti Matteo Salvini nel 2015, è finito in soffitta e da allora il complesso ex San Michele è rimasto in parte vuoto e inutilizzato.


Oggi quello che tanti temevano potesse diventare un dormitorio a due passi da una scuola, il liceo Roccati, potrebbe fornire gli spazi adeguati per consentire l’ampliamento dell’offerta formativa del liceo stesso nonché l’avvio del tanto atteso liceo musicale della provincia di Rovigo. L’ex San Michele, con i suoi corpi laterali, dei quali solo uno in funzione, e la chiesta sconsacrata al centro dei due edifici, di proprietà del Comune e situato in pieno corso del Popolo, è al centro di un progetto condiviso tra appunto il Comune e la Provincia, ente titolare delle scuole superiori del territorio. Tant’è che a inizio aprile le due amministrazioni hanno effettuato un sopralluogo all’interno della parte vuota del complesso edilizio per capire quale sia la situazione dei locali ed essere pronti nel caso in cui la procedura di attivazione del liceo musicale, una volta avviata, andasse a buon fine.

IL QUADRO DELLE STRUTTURE

Qual è lo stato di fatto dell’immobile in questo momento? Ad avere il polso della situazione sono i due assessori di Palazzo Nodari Giuseppe Favaretto, titolare della delega a Patrimonio e Lavori pubblici, e Roberto Tovo, responsabile dell’Istruzione. Entrambi spiegano che il complesso è formato sostanzialmente da due blocchi al centro dei quali si trova l’ex chiesa «che non è agibile - precisa Favaretto - anche se versa in un buono stato di conservazione. Ha bisogno di qualche intervento in particolare per quanto riguarda la parte impiantistica. Il liceo artistico ha chiesto di poterla utilizzare come deposito delle opere realizzate dagli studenti, ma per questo è necessario completare la messa a norma degli impianti».
Procedendo da corso del Popolo in direzione viale Porta Po, a sinistra dell’ex chiesetta si trova un blocco di locali attualmente “al grezzo” «per la cui sistemazione - prosegue Favaretto - a fine 2021 abbiamo stanziato 120mila euro in bilancio». È questa ala del complesso ex San Michele a essere al centro del progetto che accomuna Comune e Provincia per ampliare gli spazi a disposizione dell’adiacente liceo che con i suoi 1.200 studenti, è una delle scuole con il maggior numero di studenti in città. «Confermo pienamente il progetto di potenziale utilizzo dei locali del San Michele a supporto del vicino polo scolastico - afferma in merito l’assessore Tovo - è una progettualità condivisa con la Provincia per lasciare gli spazi in questione al liceo che sta ragionando sul proprio futuro sia per quanto riguarda l’estensione dell’offerta formativa, ma anche per le sue esigenze didattiche».

Diverso il discorso, invece, per quanto riguarda i locali situati sulla destra dell’ex chiesa, sempre collocandosi davanti al complesso edilizio in direzione corso del Popolo-viale Porta Po. Questa parte dell’intero immobile è l’unica a essere attualmente in uso. «Questi locali sono stati da tempo ripristinati - aggiunge Favaretto - e ospitano alcuni servizi della Caritas diocesana ai quali contribuiscono anche i Servizi sociali del Comune».
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Il Gazzettino