ROVIGO Scatta il semaforo arancione per la qualità scadente dell’aria in città. Da oggi sono infatti in vigore le restrizioni sulla viabilità e le...
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MISURE D’EMERGENZA
Il che, tradotto, significa che da oggi, tra i vari divieti, anche le auto diesel Euro 5, benzina Euro 2 e ciclomotori e motoveicoli non omologati Euro 2 entrano a far parte delle categorie di veicoli che non possono circolare sul territorio comunale. Il divieto è in vigore dal lunedì alla domenica, inclusi i festivi infrasettimanali, dalle 8.30 alle 18.30. E domenica si terrà la prima ecologica del 2023, la terza delle sette previste nella stagione 2023/2024, dopo le prime due di novembre. Come di consueto, il centro sarà chiuso al traffico dalle 10 alle 20, nella zona delimitata dall’anello periurbano di viale della Pace, viale Oroboni e Circonvallazione Ovest. Per l’occasione in Pescheria Nuova in Corso del Popolo, alle 17, si terrà l’iniziativa di presentazione del “Progetto Tradunt” di turismo sostenibile da parte del circolo culturale Aci 2 giugno 1946, patrocinato dal Comune di Rovigo e finanziato dalla Fondazione Cariparo. Verrà presentato il sito del progetto www.tradunt.it che contiene schede descrittive dei beni presenti nel territorio visitabili in modo sostenibile e i percorsi consigliati.
Intanto, infuria la polemica dopo che il Comune di Bologna ha introdotto il limite di 30 km orari in alcune zone della città. Decisione che Rovigo ha assunto molto prima visto che il nuovo Piano del traffico, approvato in giunta un anno fa e in fase di Vas regionale, prevede numerose “zone a traffico moderato” in città e frazioni con limite 30km orari. Il ministero dei Trasporti, però, oggi ha tramite una direttiva ha fatto sapere: «Qualsiasi fissazione generalizzata di limiti di velocità nel contesto urbano risulta di per sé arbitraria» perché l’imposizione generalizzata «potrebbe causare intralcio alla circolazione e risultare pregiudizievole sotto il profilo ambientale, nonché dell’ordinata regolazione del traffico, creando ingorghi e code stradali». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino