ROVIGO - Una famiglia che dichiarava redditi bassissimi ma che invece era titolare di un patrimonio assai cospicuo e non solo, i componenti avevano un curriculum criminale di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I CONIUGI? RUBAVANO SEMPRE AL SUONO DELLE CAMPANE
Peraltro i due coniugi a capo della famiglia erano stati arrestati nel dicembre scorso per aver messo a segno una “spaccata” ai danni di un negozio - i due avevano l’abitudine di agire approfittando del suono delle campane per passare inosservati e non far sentire i vetri che andavano in frantumi - e, nel tempo, sono stati anche sottoposti a misure di prevenzione personali (sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno di anni 3 per il marito e 1 per la moglie; misura anche questa irrogata dal tribunale di Rovigo nel 2014).
SCOPERTI GRAZIE A "MOLECOLA"
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovigo, si sono concretizzate in due distinte proposte accolte dal Tribunale che ha disposto l’applicazione delle c.d. misure di prevenzione antimafia. Le investigazioni finanziarie e patrimoniali che hanno portato al risultato sono state eseguite con l’ausilio dell’applicativo “Molecola”; si tratta di un software che consente di immagazzinare una mole enorme di dati relativi ai redditi e al patrimonio dei soggetti analizzati e di incrociare gli elementi acquisiti ponendo in risalto le incongruenze tra il tenore di vita e le dichiarazioni ai fini fiscali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino