Carcere minorile, disagi al traffico in centro per il via libera al cantiere della ristrutturazione

CARCERE VIA MAZZINI Uno degli accessi alla ex casa circondariale che sarà usato per il cantiere
ROVIGO A breve partirà il cantiere per la realizzazione del nuovo carcere minorile. È ormai una questione di giorni, visto che già la scorsa settimana...

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ROVIGO A breve partirà il cantiere per la realizzazione del nuovo carcere minorile. È ormai una questione di giorni, visto che già la scorsa settimana sull’albo pretorio del Comune è stata pubblicata l’ordinanza dirigenziale che disciplina il traffico sulle vie Verdi e Mazzini sino al 31 maggio 2022. Per quasi un anno i rodigini dovranno farei i conti con divieti di sosta e inversioni di marcia per consentire il transito dei mezzi pesanti.


Dopo anni, quindi, comincerà un cantiere che ha occupato a lungo il dibattito politico, ha diviso in due l’opinione pubblica e che sicuramente farà ancora parlare di sé. La ristrutturazione del vecchio penitenziario di via Verdi presto accoglierà i “baby carcerati” di Treviso, sede in via di chiusura. Visto lo stato in cui si trova l’edificio, è immaginabile che il termine dei lavori vada anche oltre la data presunta del maggio 2022 e il costo finale dell’opera è di quasi 8,9 milioni. L’edificio sostanzialmente sarà rifatto da zero, visto lo stato in cui versava già prima della sua chiusura e l’incuria prodotta dagli anni di abbandono, senza però devastare il patrimonio storico vincolato dalla Soprintendenza di Verona.

IL PIANO
Già dallo scorso novembre è stato caricato sul sito internet del ministero delle Infrastrutture tutto il progetto, illustrando in maniera precisa come sarà realizzato lo stabile che accoglierà i minori in condizione detentiva. L’area circondariale, composta da tre edifici per un totale di oltre seimila metri quadri di superficie e dall’angolo nordest del tribunale per gli agenti di custodia e le cucine, oltre all’ampio spazio all’aperto racchiuso tra le mura perimetrali, subirà notevoli modifiche in ambito architettonico. Il nuovo ingresso principale sarà quello carrabile in via Mazzini, mentre quello su via Verdi diventerà di servizio. L’area esterna ospiterà due campi per le attività sportive e all’aria aperta, sarà realizzata una palestra e vi troveranno spazio anche parcheggi per chi lavora e dovrà frequentare la struttura, mentre le mura perimetrali saranno prolungate. Gli edifici, che saranno tutti interconnessi con corridoi speciali, saranno dotati di ascensore. La cappella religiosa sarà demolita e al suo posto troverà spazio una sala polifunzionale, mentre i locali che si trovano nell’edificio del tribunale serviranno ad accogliere dei laboratori. Lo stabile principale, dove si troveranno anche le stanze di detenzione, è quello al centro dell’area, sarà dotato di spazi “trattamentali” e ricreativi.

LA CIRCOLAZIONE
Tornando alle modifiche della viabilità, il comando di Polizia locale ha imposto già dal 17 giugno sino al prossimo anno il divieto di sosta con rimozione coatta in via Mazzini, dal civico 38 al 42, al fine di consentire l’accesso e l’uscita degli autocarri impegnati nel cantiere. Per entrare nel carcere i mezzi pesanti useranno il tradizionale percorso (viali della Pace e Trieste e via Mazzini), ma per abbandonare l’area dovranno percorrere proprio via Mazzini in contromano, proseguire in viale Trieste, svoltare in via Magro e poi via Piva, giungendo infine in viale della Pace. I vigili hanno autorizzato i movieri a occuparsi della gestione del traffico nei momenti in cui si svolgeranno le manovre di uscita dal carcere. Sul posto saranno debitamente collocati i segnali stradali che indicano tutte le modifiche alla viabilità.

Il sindaco Edoardo Gaffeo ha assicurato che l’amministrazione comunale farà tutto ciò che è in suo potere affinché questo cantiere, vista la sua collocazione nel cuore del centro città, non produca eccessivi problemi ai cittadini. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino