Vanno a pescare e vedono affiorare dal Po il corpo di una donna

Vanno a pescare e vedono affiorare dal Po il corpo di una donna
CALTO - Sono stati due pescatori a notare, ieri mattina, attorno alle 11, qualcosa che affiorava dal pelo dell'acqua del Po che appariva proprio come un corpo umano senza...

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CALTO - Sono stati due pescatori a notare, ieri mattina, attorno alle 11, qualcosa che affiorava dal pelo dell'acqua del Po che appariva proprio come un corpo umano senza vita. 

Una macabra scoperta purtroppo confermata quando i due si sono avvicinati alla sagoma in acqua. Immediatamente i due hanno dato l'allarme e si è subito messa in moto la macchina dei soccorsi. Sull'argine, nel tratto all'altezza di Calto, poco distante dall'abitato, sono subito arrivati una squadra dei vigili del fuoco di Castelmassa e una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Castelmassa, poi raggiunta anche dal capitano Andrea Pezzo vista le delicatezza del ritrovamento, oltre che da un'ulteriore squadra dei vigili del fuoco.
 
IL RITROVAMENTO
Le operazioni di recupero del cadavere si sono concluse poco dopo le 13.30, quando l'agenzia di onoranze funebri ha preso in carico il corpo, che si era arenato in un tratto dove ci sono molte secche, e che è subito apparso appartenere a una persona di sesso femminile, anche se la prolungata permanenza in acqua ne aveva completamente alterato le forme e i lineamenti rendendo irriconoscibile il volto. Visto l'avanzato stato di decomposizione è stato stimato che il corpo potesse essere in acqua da almeno una decina di giorni. Subito sono partite le indagini e le verifiche con gli elenghi delle persone scomparse di recente per cercare di dare un nome a quel corpo ormai senza vita. 

INDAGINI DIFFICILI
I primi riscontri porterebbero verso il mantovano. Un elemento di possibile compatibilità, infatti, è emerso in riferimento a un fatto avvenuto a San Benedetto Po, nel Mantovano, quasi una cinquantina di chilometri più a monte, proprio lo scorso 19 aprile: era un giovedì pomeriggio quando è stata notata un'automobile, ferma sulla corsia d'emergenza del ponte che attraversa il Po sulla A22. La vettura aveva le quattro frecce lampeggianti e il portellone del baule aperto. Ma senza nessuno né a bordo né nelle vicinanze. Sul posto si è subito portata una pattuglia della polizia stradale di Verona, che è risalita all'intestataria dell'auto, una 48enne originaria di Rimini. Della quale si è persa ogni traccia. 

Immediatamente sono state avviate le ricerche da parte dei vigili del fuoco di Mantova, che, ipotizzando che la donna potesse essersi verosimilmente gettata dal ponte in un gesto estremo e disperato, hanno controllato il fiume con l'ausilio dei sommozzatori e con un elicottero. Tutto, però, è risultato vano e le pur accurate e prolungate ricerche non hanno dato alcun esito. Ieri, il ritrovamento del corpo di una donna ha fatto subito pensare che si potesse trattare proprio della 48enne di Rimini.
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Il Gazzettino