ROVIGO Matteo Salvini ha salvato il trono di Massimo Bergamin. Il segretario federale della Lega, nonché vicepremier e Ministro degli Interni, ha inviato all'incontro...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SITUAZIONE TESALa descrizione di quanto è avvenuto durante la prima parte dell'incontro, senza il sindaco, è emblematica di quanto tesa e complessa sia la situazione in Comune a Rovigo. Per ore la sala giunta di Palazzo Celio, sede dell'Amministrazione provinciale, è diventato una sorta di sfogatoio in cui praticamente tutti hanno spiegato, alcuni persino urlato, di essere stanchi di sostenere da quattro anni una persona che non ha mai collaborato o ascoltato proposte per il governo della città, che ha fatto tutto di testa sua senza consultarsi e distribuendo incarichi persino a gente dell'opposizione.
VOTO A MAGGIOAlla domanda chi vuole andare a votare questo maggio? sono state solo due le mani rimaste abbassate, quelle di Renato Borgato (FI) e Paolo Avezzù (OR), sancendo in maniera chiara a quale punto sia arrivata l'insoddisfazione generale contro Bergamin. La presenza di Conte e Da Re, però, non era affatto casuale. Quest'ultimo ha dovuto spiegato all'inferocita platea che il leader nazionale del partito ha imposto al messa in campo di ogni sforzo affinché sia ritrovata la pace, che la crisi rientri a tutti i costi e si vada avanti con Bergamin.
BASE LEGHISTA SCONTENTAUn fulmine a ciel sereno, perché quello che i leghisti locali speravano di sentire è che in realtà potesse addirittura esserci proprio il benestare di Salvini alla conclusione anticipata dell'Amministrazione, sfruttando alle urne delle elezioni già fissate per il 26 maggio prossimo l'ondata di consenso popolare che la Lega sta cavalcando in questo periodo, magari per tornare a guidare il Comune di Rovigo senza Bergamin evidentemente ritenuto al momento una presenza ingombrante. Perché, temono in molti anche tra i fedelissimi del Carroccio, non è detto che nel 2020 il partito del capitano mantenga il 40% dei consensi di cui è accreditato nei più recenti sondaggi elettorali.
IL TENTATIVOTra oggi e domani è caccia ai sue voti che potrebbero garantire la tenuta della maggioranza consiliare: il sindaco ha annunciato per domani la composizione del nuovo esecutivo chiamato a traghettare l'Amministrazione fino alla scadenza naturale del 2020. Mancano un paio di caselle da completare, le più difficili: ma il puzzle, per Bergamin, entro domani dovrebbe essere finito.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino