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ROVIGO - «Irrilevante». Questa sostanzialmente la definizione dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, del caso sull’in house di As2, sollevato quest’estate dal sindaco Edoardo Gaffeo e già costato all’azienda partecipata l’appalto annuale da circa 30mila euro per gestione, notifica e riscossione delle multe del 2023 a veicoli immatricolati all’estero. Un cavillo giuridico complesso che rischiava di azzoppare As2, visto che la fetta maggiore dei suoi introiti derivano dagli appalti del Comune di Rovigo. Così, dopo che la questione ha arroventato l’ultimo scorcio di estate e dopo che anche il consiglio comunale si è espresso a fine settembre, era stato chiesto un parere all’Anac che, però, ha archiviato in quanto «istanza non di particolare rilevanza».
Il segretario generale Alessandro Ballarin, nella lettera ai consiglieri nella quale comunica il buco nell’acqua, si dichiara in disaccordo con la valutazione dell’Anac: «Con il massimo rispetto per l’Autorità - scrive - desta perplessità la dicitura “istanza non di particolare rilevanza sia per il profilo dell’impatto socio-economico, atteso che la società ha un numero importante di posizioni lavorative, sia sotto il profilo della significatività dei profili problematici atteso che, da un lato, sono in gioco affidamenti per milioni di euro e che, per altro lato, anche recentissimamente, il Tar del Veneto ha annullato un affidamento diretto cosiddetto in house providing attinente un caso pressoché analogo a quello prospettato in relazione, da un lato, alla carenza dell’elemento del controllo analogo congiunto e, dall’altro, al sistema di nomina del Cda». Insomma, secondo il segretario generale l’Anac ha preso una “cantonata”.
L’ATTACCO
Dagli aspetti tecnico-giuridici, come già sulla partita di Casa Serena, inevitabilmente si scende nel capo politico, con le opposizioni che vanno a nozze sulle defaillance dell’amministrazione comunale.
Anche il consigliere Mattia Maniezzo soffia sul fuoco. «Si conclude nel peggior modo possibile per il sindaco Gaffeo la vicenda As2, fin da subito chiaramente un braccio di ferro politico con il Pd, nonostante si sia tentato di dare motivazioni tecniche. Peccato che in questi mesi circa 50 famiglie hanno temuto per il loro futuro oltre alla grande mole di disservizi che, potenzialmente, poteva comportare un affidamento esterno dei servizi che la partecipata svolge con precisione e professionalità. Anche su questa vicenda avevamo ragione noi signor sindaco: ora, anziché occupare la stampa nelle prossime ore per dare una risposta tecnica a giustificazione dell’ingiustificabile, la occupi per ammettere gli errori nella gestione politica di tutta la vicenda, scusandosi per l’ennesima figuraccia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino