PORDENONE - Il primo "round" davanti al Tar si è chiuso con la rinuncia da parte della famiglia Calzolari al provvedimento cautelare d’urgenza rispetto alla concessione...
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Ora, però, i giudici dovranno entrare nel merito della vicenda: stabilire se l’antica calle sia di proprietà privata oppure se sia da considerarsi sedime comunale. Ma i tempi - anche secondo l’Avvocatura del Comune - non saranno brevi poiché la vertenza non presenta carattere d’urgenza. Insomma, ci vorranno diversi mesi, forse un anno per risolvere la questione.
Al centro della vertenza giudiziaria è un angolo medievale della città che pochissimi conoscono poiché rimasto sempre chiuso. L’antica calle è quella cosiddetta degli Andadori. Si diparte da sotto l’arco del ristorante "Al Gallo" e sbuca dietro al duomo di San Marco. E un tempo proseguiva fino a piazza Motta. La "querelle" nasce dal ricorso al Tar presentato da Valentino Calzolari (della famiglia titolare della Gelateria Zampolli che vanta la proprietà della calle) nei confronti del Comune e del ristorante "Al Gallo". Calzolari contesta proprio quell’occupazione di suolo pubblico poiché sostiene che sia suolo privato di sua proprietà. Parallelamente al ricorso al Tar è aperta una vertenza tra privati sulla proprietà della calle. Per questo il pronunciamnto del Tar potrebbe essere decisivo. Intanto il Comune - convinto che la calle sia pubblica, ha stanziato 80 mila euro nel bilancio triennale, relativi al 2016, poiché ha intenzione di recuperare la calle che corre lungo le antiche mura. Si racconta che quella stradina venne chiusa alcuni secoli fa. Nel medioevo veniva chiamata degli andadori, o degli ebrei, perché pare che gli ebrei, per raggiungere il monte di pietà in piazza della Motta, passassero dietro la chiesa e quindi per quella via.
D. L. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino