Mamma, papà e tre bimbi bloccati alla frontiera: arrestato il pasteur iracheno che aveva venduto il sogno di libertà

Filo spinato alla frontiera
TRIESTE - Nella giornata di ieri, 19 ottobre, la Polizia di Stato di Trieste ha arrestato un passeur iracheno, classe 1992, responsabile di aver favorito l’ingresso...

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TRIESTE - Nella giornata di ieri, 19 ottobre, la Polizia di Stato di Trieste ha arrestato un passeur iracheno, classe 1992, responsabile di aver favorito l’ingresso irregolare sul Territorio Nazionale di cinque cittadini di origine irachena.

Nello specifico la Polizia di Frontiera, percorrendo la S.S. 15 dalla rotonda del Noghere direzione Centro Commerciale Montedoro, ha notato un gruppo di cinque persone di cui un uomo, una donna e tre bambini che percorrevano il ciglio stradale ed alcuni metri più avanti un altro uomo che, alla vista della pattuglia, gettava il proprio cellulare nel canale che costeggiava la carreggiata.

Durante i controlli di polizia il giovane è apparso molto alterato ed insofferente e si è rivolto ai migranti pronunciando frasi in lingua curda che lasciavano presagire agli operatori intenti minacciosi e aggressivi.

Il personale operante ha richiesto quindi l’esibizione di validi documenti d’identità, ma tutte le persone fermate sono risultate esserne sprovviste.

I militari hanno perquisito l'uomo e il suo telefono cellulare nel quale sono stati rinvenuti dei messaggi che confermavano la volontà di favorire l’ingresso irregolare di cinque persone e nei quali l’A.R. si lamentava della mancanza di viveri e di autovetture per il trasporto di migranti clandestini.

Il passeur è stato arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e portato nella Casa Circondariale di Trieste mentre gli altri cittadini stranieri sono in stato di libertà per ingresso e soggiorno illegale nel Territorio dello Stato.

 

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Il Gazzettino