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POLCENIGO - Allarme rospi a Polcenigo: le sorgenti della Santissima non richiamano più la stagione degli amori degli anfibi. Barriere per mettere in sicurezza gli animaletti posate a monte della strada provinciale della pedemontana già a metà gennaio, volontari pronti, tutte le sere, a catturare rospi e rane per condurli a valle dell’arteria trafficata e vicino all’acqua, ma dalle decine ogni sera degli anni scorsi gli “amici dei rospi” quest’anno non hanno ancora raccolto più di tre esemplari a sera.
IL PROBLEMA
«Nelle annate migliori – spiega Fabio Bidese, volontario di Polcenigo – si mettevano in salvo decine di anfibi ogni sera, tra rospi, rane rosse, rane di Lataste, tritoni. Quest’anno ho raccolto un tritone solo». Un inverno particolare, con una siccità accentuata: è proprio l’acqua a far muovere i piccoli animali verso la corsa alla riproduzione, ma non tutto è perduto: la riproduzione potrebbe tranquillamente ritardare. «La causa più probabile – spiega Luca Lapini, zoologo del museo friulano di storia naturale di Udine - è la siccità.
NUOVO CORSO
Il nuovo sindaco Antonio Del Fiol assicura che si prenderà cura anche del Palù: «Già dal 2018 su proposta del Comune di Polcenigo, la Regione ha istituito il biotopo naturale denominato Palù di Livenza, un’area di tutela per flora e fauna. La soluzione, caldeggiata ormai da molti anni dagli Amici dei Rospi, per agevolare il lavoro dei volontari, si basa sulla creazione di un tunnel che attraversa la strada, in grado di garantire un passaggio sicuro agli anfibi. Questa tipologia di infrastruttura a salvaguardia della microfauna locale è già stata adottata con successo in paesi come Austria, Slovenia, Svizzera, Germania. Sappiamo che la Regione stava lavorando alla progettazione dell’opera, purtroppo l’emergenza Covid ha fatto sì che la cosa venisse momentaneamente posticipata. Ciò non toglie che la tutela di questa microfauna sia fondamentale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino