ROSOLINA - Le mareggiate ad agosto e il recente passaggio della piena dell'Adige hanno lasciato il segno a Rosolina Mare. Il tratto a nord dell'arenile, quello...
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«Nel giro di un mese si sono sommati due fenomeni diversi ma i cui effetti sono stati entrambi disastrosi per la spiaggia - spiega il sindaco Franco Vitale - prima la tromba d'aria tra il 2 e 3 agosto e le successive mareggiate, quindi nei giorni scorsi si è arrivata a mare la piena dell'Adige. Tutti eventi che hanno portato ad erodere l'arenile soprattutto in questo punto».
PROBLEMI STORICI
Che la zona a nord di Rosolina Mare sia maggiormente esposta al fenomeno dell'erosione è un dato di fatto e un problema che da anni viene affrontato in vari modi. La massicciata a protezione della foce dell'Adige e i pennelli perpendicolari alla spiaggia risalgono ormai a qualche anno fa. Più recentemente, tra giugno e luglio, la Regione Veneto aveva invece autorizzato il dragaggio e la rimozione di circa 80mila metri cubi di sabbia dalla foce del fiume proprio per consolidare la spiaggia e il litorale in prossimità del villaggio Rosapineta. Un intervento che voleva essere una risposta alla massiccia opera di erosione che si era verificata nel novembre dell'anno scorso, ma che a distanza di sole poche settimane dall'ultimazione è già stato praticamente annullato.
RIPASCIMENTO
Con la stagione turistica che sta ormai volgendo al termine, la volontà di ripristinare e mettere in sicurezza l'arenile si scontra con la logica che suggerirebbe di intervenire in un diverso momento. «Per il momento è difficile pensare di andare oltre la mera messa in sicurezza della spiaggia e delle strutture a rischio -conclude Vitale- con l'autunno e l'inverno tradizionalmente si verificano piene e mareggiate che rischiano di vanificare interventi che sono comunque costosi. Meglio dunque attendere la primavera per realizzare un ripascimento che possa garantire almeno un sereno svolgimento della prossima stagione balneare. Sempre confidando, però, nella realizzazione di interventi che possano essere strutturali». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino