Iniziati i lavori in spiaggia per riequilibrare gli effetti dell’erosione

L'arenile interessato dal ripascimento
ROSOLINA - Sono iniziati in questi giorni i lavori di ripascimento della spiaggia di Rosolina Mare. O meglio, per ripristinare un’adeguata profondità davanti...

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ROSOLINA - Sono iniziati in questi giorni i lavori di ripascimento della spiaggia di Rosolina Mare. O meglio, per ripristinare un’adeguata profondità davanti agli stabilimenti della parte nord, togliendo l’eccesso di sabbia che si è invece accumulato davanti a quelli della parte sud. Ogni anno, determinato dal gioco delle maree, il fenomeno dell’erosione fa letteralmente sparire decine di metri di arenile, non solo durante la stagione invernale, ma anche dopo ogni mareggiata anomala. Ad essere in particolare penalizzati sono gli stabilimenti che, grosso modo, vanno dall’altezza di piazzale Europa fino alla foce dell’Adige; di contro, nella zona che va dal centro a Porto Caleri, la profondità dell’arenile continua ad “allungarsi”. 


L’INTERVENTO
Promossi dalla Regione, nel quadro di un piano complessivo per la sistemazione delle opere di difesa del litorale veneto, che va dalla foce del Tagliamento alla foce del Po di Goro, gli interventi avviati a Rosolina Mare prevedono la movimentazione di circa 20mila metri cubi di sabbia prelevata nel tratto antistante gli stabilimenti dal 17 al 23, che saranno depositati davanti agli stabilimenti da 1 a 8. Un’operazione che vedrà all’opera sulla spiaggia mezzi della ditta Adriacos di Latisana (Ud), tra escavatori e dumper, tanto che il sindaco Franco Vitale ha emesso un’ordinanza per interdire l’accesso alla battigia dal primo modulo di spiaggia libera a nord del litorale, fino all’ultimo a sud in zona Marina di Caleri. Divieto che è iniziato giovedì 6 e proseguirà fino a venerdì 21 e che interessa una fascia di 8 metri che va dalla battigia verso terra, che sarà delimitata e segnalata. 


Gli interventi non si esauriranno qui. Altre decine di migliaia di metri cubi di sabbia dovrebbero arrivare anche dalle operazioni di dragaggio della foce dell’Adige che dovrebbero partire la prossima settimana. Un’operazione analoga a quella realizzata l’estate scorsa che tra giugno e luglio aveva permesso di recuperare circa 80mila metri cubi per rimediare all’erosione provocata dall’ondata di maltempo che aveva spazzato le coste del Delta tra il 12 e il 13 novembre 2019. Peccato che, poco dopo la fine dei lavori e con la stagione balneare ancora in corso, l’intervento era stato praticamente azzerato dai fortunali e dalla piena dell’Adige tra agosto e settembre. La speranza è che questa volta il ripascimento garantisca agli operatori una stagione più serena.
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Il Gazzettino