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ROSOLINA - Oscurate dalla polemica sull’approvazione del regolamento per l’assegnazione dei posti barca e sulla strategia per affrontare il caro energia tanto per l’Ente che per le famiglie, nell’ultimo consiglio comunale il gruppo di minoranza Continuità nel cambiamento ha chiesto spiegazioni all’Amministrazione Grossato anche su altre tre questioni.
Incalzato da Mirella Paparella circa la volontà di portare avanti e lo stato dell’iter autorizzativo per la collocazione definitiva della cappella vivente collocata all’interno del giardino botanico di Porto Caleri che si richiama all’enciclica papale Laudato Sii, il sindaco Michele Grossato ha spiegato che «a due anni dall’inaugurazione, stiamo scontando il peccato originale di aver scelto l’area più vincolata del territorio per la sua collocazione con una struttura posticcia utile solo per permettere l’evento televisivo. Nei mesi scorsi ci siamo affidati ad un tecnico per seguire il complesso iter autorizzativo e in seguito un altro seguirà la parte ambientale che porterà alla sua definitiva realizzazione. Crediamo sia alle finalità che alle ricadute del progetto e auspichiamo che per la primavera si riesca a concludere il tutto”.
LA POLEMICA
Riprendendo una polemica che aveva caratterizzato i giorni della sagra di San Rocco, Paparella ha quindi chiesto conto della diversa tipologia di luminarie installate e del pericolo che hanno rappresentato a causa del maltempo. «La scelta di cambiare il tipo di luminarie è stata generalmente apprezzata e non ha comportato spese molto diverse rispetto al passato. Anzi, direi che ne è valsa proprio la pena -ha risposto l’assessore Alessandra Patrian- non è neppure vero che abbiano rappresentato un pericolo, visto che sono pensate proprio per resistere ai normali eventi atmosferici e infatti, pur flettendosi non sono andate in pezzi e danni alle stesse ci sono stati, sì, ma a causa degli interventi di rimozione non effettuati dalla ditta installatrice».
IL TRAGHETTO
Infine, sul traghetto turistico tra Albarella e Porto Levante, Paparella non ha chiesto solo le ragioni del tardivo ripristino, ma anche del perché non fosse stato previsto un adeguamento dei costi di gestione.
Il Gazzettino