Roncadin, acqua torbida. Hydrogea consiglia di non utilizzarla per scopi alimentari

Roncadin, acqua torbida. Hydrogea consiglia di non utilizzarla per scopi alimentari
MEDUNO - «Deve arrivare al più presto una soluzione all'emergenza idrica, causata da ripetuti fenomeni di torbidità dell'acqua a seguito di eventi...

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MEDUNO - «Deve arrivare al più presto una soluzione all'emergenza idrica, causata da ripetuti fenomeni di torbidità dell'acqua a seguito di eventi meteorologici, che da più di un mese interessa l'acquedotto Destra Tagliamento da cui si approvvigionano le zone industriali di Meduno e Maniago assieme ad alcuni comuni della pedemontana». È l'appello lanciato da Dario Roncadin, amministratore delegato dell'omonima azienda. Anche ieri, a causa della presunta torbidità dell'acqua dopo la tempesta di acqua e vento di domenica in Val d'Arzino, la produzione è rimasta ferma con 600 persone a casa e danni ingentissimi. Incognite permangono per la giornata odierna: l'azienda attende comunicazioni dalle autodinrità competenti. «Abbiamo chiesto urgentemente al Consorzio Nip la convocazione di un tavolo di confronto assieme a Hydrogea e all'Azienda sanitaria, che chiarisca responsabilità e ci aiuti a individuare un progetto di intervento per risolvere, in maniera definitiva, i problemi che ripetutamente hanno reso torbida e non utilizzabile l'acqua della rete idrica ha aggiunto Roncadin - Nel giro di poche settimane abbiamo dovuto affrontare quattro fermi produttivi e la situazione si sta facendo pesante. Basti pensare che i fermi del 2-3 ottobre e delle giornate fra il 17 e 18 ottobre abbiamo perso fatturato per circa 650 mila pezzi non prodotti, con l'aggiunta di costi vivi per più di 60 mila euro causati dallo smaltimento di materie prime inutilizzabili, con tonnellate di merce e impasti da buttare perché presumibilmente non idonei a entrare in commercio nella catena distributiva». 

IL TIMORE«Si avvicina il periodo dell'anno di maggior richiesta dei nostri prodotti - conclude l'amministratore delegato - e rischiamo di non poter onorare gli impegni con i retailer italiani e internazionali, andando incontro a sanzioni e minando un rapporto costruito negli anni. Serve una gestione delle emergenze più tempestiva ed efficiente, ma bisogna anche individuare soluzioni alternative che permettano la continuità produttiva». 

L'APPELLOHydroGea aveva comunicato che a seguito degli eventi meteorologici di domenica, che hanno interessato l'area della captazione sul torrente Comugna a Vito d'Asio, si sarebbero potuti verificare episodi di torbidità, ricordando che l'acqua immessa in rete è disinfettata con biossido di cloro e il parametro torbidità, rilevato alla captazione, era rientrato nella norma. Il problema riguarda Arba, Castelnovo, Cavasso, Fanna, Forgaria, Pinzano, Sequals, Travesio, Vito d'Asio e Vivaro. «Qualora si presentassero fenomeni di torbidità al rubinetto - ricordano prudentemente da HydroGea - si consiglia, così come condiviso con l'Azienda sanitaria, di non utilizzarla per l'uso alimentare, fino all'esaurimento dell'evento transitorio». Per ora non sono state collocate cisterne nei vari paesi. 
Lorenzo Padovan Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino