Roncade. Lavoratori in nero, sospesa l'attività di tre aziende: multe per 220mila euro

I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro durante un controllo in un cantiere edile
RONCADE - Tre attività sospese, quattro lavoratori in nero e 18 aziende multate (per un totale di 220mila euro di sanzioni) per violazioni in materia di sicurezza sui...

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RONCADETre attività sospese, quattro lavoratori in nero e 18 aziende multate (per un totale di 220mila euro di sanzioni) per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e inadempienze normative. È il bilancio di una vasta attività svolta dal nucleo ispettorato dei carabinieri del lavoro di Treviso, in collaborazione con l’ispettorato del lavoro, in tutta la provincia nelle ultime settimane. Controlli finalizzati a prevenire e reprimere lo sfruttamento dei lavoratori e a verificare il rispetto delle leggi riguardo la tutela della salute e della sicurezza.  

I CASI

Sono stati 3 i casi più eclatanti, che hanno poi portato alla sospensione dell’attività delle ditte coinvolte. In particolare, a Roncade, è stata bloccata un’azienda gestita da cittadini extracomunitari che stava operando all’interno di un cantiere edile. I carabinieri hanno scoperto 4 lavoratori impiegati in nero, quindi in totale carenza di copertura assicurativa e previdenziale. Non solo: al momento del controllo si trovavano su un tetto senza alcun tipo di protezione che ne potesse prevenire la caduta. La sospensione dell’attività di altre due aziende è stata invece fatta scattare a Monfumo. Entrambe stavano eseguendo, all’interno del cimitero comunale, alcuni scavi propedeutici alla realizzazione di una tomba di famiglia. Secondo quanto rilevato dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro, non era stata prevista la presenza di parapetti idonei a eliminare il pericolo di cadute nel vuoto e non era stato nemmeno redatto il piano operativo di sicurezza previsto dalla legge.  

L’ATTIVITÀ

L’attività di ispezione non si è limitata ai soli cantieri edili disseminati in tutta la Marca, ma anche a una lunga serie di esercizi commerciali. Il bilancio parla anche in questo caso di numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, tra le quali l’omesso aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, l’omessa sorveglianza sanitaria dei lavoratori, l’omesso utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e la mancanza di idonea formazione in materia di sicurezza dei lavoratori. Complessivamente, come detto, le sanzioni elevate sono state decine, per un importo totale a carico delle aziende ispezionate (e trovate a non rispettare le norme) che supera i 220mila euro.

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Il Gazzettino