RONCADE - Era in camera con la fidanzata quando lei, nel cuore della notte, si è accorta che non respirava più. La donna, disperata, ha chiamato l'ambulanza e...
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L'ALLARMEStando a quanto ricostruito dai carabinieri, Zennaro aveva passato il Natale in famiglia, nel Veneziano, e solo a fine giornata era tornato a Villa Toffolutti per passare la notte in compagnia della fidanzata. Non c'erano state, a quanto pare, occasioni particolari: sarebbe stata esclusa infatti la pista di un festino a base di sostanze stupefacenti. Non a Roncade quanto meno. Eppure, nell'abitazione, sarebbero state trovate delle tracce di metadone. Potrebbe essere stata proprio la sostanza usata per tenere a freno i malesseri provocati dall'astinenza da stupefacenti, forse assunta in dosi troppo elevate, a provocare il malore che ha ucciso il 37enne. Alle 3 di notte, quando la fidanzata si è accorta che aveva perso conoscenza, ha chiamato disperata il 118 ma nulla hanno potuto gli infermieri del Suem per salvargli la vita. Hanno provato a lungo a rianimarlo, finchè si sono dovuti arrendere. Poi, informato il medico legale, è stato constatato il decesso dell'operaio.
GLI ACCERTAMENTISubito dopo sono arrivate a Villa Toffolutti le pattuglie dei carabinieri. I militari hanno sentito a lungo la donna e cercato di chiarire i contorni di quanto accaduto fino a giungere all'ipotesi di una sospetta overdose, per confermare la quale la Procura potrebbe chiedere nelle prossime ore ulteriori approfondimenti. Con tutta probabilità verrà disposta dalla Procura l'autopsia sul corpo del 37enne, indispensabile, assieme ai test tossicologici, per determinare con precisione la causa del decesso. L'ipotesi più plausibile è quella che ad ucciderlo sia stato il metadone, magari mixato con altre sostanze che ne avrebbero amplificato gli effetti.
A.Belt. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino