«Per i profughi il cellulare è tutto. Non hanno altro, macchine o uscite con amici. Il telefonino per loro è il mondo». Per questo, quando Khan è arrivato da lui, l’altra...
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I migranti si sono rivolti anche al comandante della Polizia locale, Lorenzo Liberale: «Ero alla festa, avevo finito di lavorare. Sono venuti da me 6-7 profughi che mi hanno raccontato che un friulano avrebbe preso il cellulare e l’avrebbe buttato per terra. Ma sembra che il friulano neghi. Ho detto ai profughi di fare denuncia». Ci potrebbe essere quindi anche una versione diversa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Norm di Cividale: secondo i loro primi riscontri ci sarebbe stato un momento di contatto fra tre italiani e il profugo, a cui sarebbe stato preso il cellulare, che poi sarebbe stato buttato a terra.
I militari di Tarcento stanno facendo accertamenti per verificare la ragione scatenante del gesto e i suoi contorni. Su Facebook, intanto, su "Sei di Tarcento se..." si è scatenato il dibattito. «Questo gesto isolato - dice il sindaco Celio Cossa - dà una brutta immagine di tutto il paese. I commenti su Facebook sono tutti di condanna. Mi è stato detto che un uomo avrebbe preso il cellulare al profugo, gliel’avrebbe gettato a terra e schiacciato», riferisce. Il sindaco esprime «la ferma condanna del gesto. Chi ha sbagliato dovrebbe farsi avanti e dire: risarcisco il danno e chiedo scusa a nome di tutta la cittadinanza di Tarcento». Anche per il forum provinciale Pd Diritti e integrazione episodi come questo «non aiutano certo la convivenza civile» con i migranti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino