«Ha rotto il cellulare del profugo» Web in rivolta, il sindaco: «Si scusi»

«Ha rotto il cellulare del profugo» Web in rivolta, il sindaco: «Si scusi»
«Per i profughi il cellulare è tutto. Non hanno altro, macchine o uscite con amici. Il telefonino per loro è il mondo». Per questo, quando Khan è arrivato da lui, l’altra...

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«Per i profughi il cellulare è tutto. Non hanno altro, macchine o uscite con amici. Il telefonino per loro è il mondo». Per questo, quando Khan è arrivato da lui, l’altra sera, racconta Arti Memolla, l’albergatore albanese che nell’hotel "Al Tarcentino" ospita una trentina di migranti, «piangeva, con il suo cellulare tutto rotto. Sono andato al tendone della festa della birra a chiedere spiegazioni. Mi è stato riferito che mentre Khan, pakistano di 26 anni, era fermo con i suoi amici, è arrivato un friulano, gli avrebbe preso il telefono e gliel’avrebbe buttato per terra. L’avrebbe anche schiacciato con il piede. Senza motivo. Ospito da dieci mesi questi migranti e sono sempre stati bravi, educati e gentili. Ho chiamato i carabinieri e gli ho detto: se devo fare la denuncia, la faccio volentieri. Vado fino in fondo», dice l’imprenditore.








I migranti si sono rivolti anche al comandante della Polizia locale, Lorenzo Liberale: «Ero alla festa, avevo finito di lavorare. Sono venuti da me 6-7 profughi che mi hanno raccontato che un friulano avrebbe preso il cellulare e l’avrebbe buttato per terra. Ma sembra che il friulano neghi. Ho detto ai profughi di fare denuncia». Ci potrebbe essere quindi anche una versione diversa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Norm di Cividale: secondo i loro primi riscontri ci sarebbe stato un momento di contatto fra tre italiani e il profugo, a cui sarebbe stato preso il cellulare, che poi sarebbe stato buttato a terra.



I militari di Tarcento stanno facendo accertamenti per verificare la ragione scatenante del gesto e i suoi contorni. Su Facebook, intanto, su "Sei di Tarcento se..." si è scatenato il dibattito. «Questo gesto isolato - dice il sindaco Celio Cossa - dà una brutta immagine di tutto il paese. I commenti su Facebook sono tutti di condanna. Mi è stato detto che un uomo avrebbe preso il cellulare al profugo, gliel’avrebbe gettato a terra e schiacciato», riferisce. Il sindaco esprime «la ferma condanna del gesto. Chi ha sbagliato dovrebbe farsi avanti e dire: risarcisco il danno e chiedo scusa a nome di tutta la cittadinanza di Tarcento». Anche per il forum provinciale Pd Diritti e integrazione episodi come questo «non aiutano certo la convivenza civile» con i migranti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino