Cameriere con un «bagaglio» di oggetti falsi atterra a Treviso: in valigia tre Rolex, due borse e scarpe fake. Gli acquisti in un mercato di Tirana

L'uomo era rientrato da una vacanza in Albania ed è stato fermato all'aeroporto Canova. Immediato il sequestro della merce contraffatta e una maxi multa fino a 7mila euro

Shopping di falsi: Rolex, borse e scarpe fake sequestrate
TREVISO - Rolex falsi, borse e scarpe contraffatte sequestrati ad un cittadino slovacco residente in Austria rientrato da una vacanza in Albania e fermato all'aeroporto...

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TREVISO - Rolex falsi, borse e scarpe contraffatte sequestrati ad un cittadino slovacco residente in Austria rientrato da una vacanza in Albania e fermato all'aeroporto Canova di Treviso. I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in servizio nell’Ufficio delle Dogane di Treviso e le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito dei controlli congiunti, svolti nell'aeroporto trevigiano e finalizzati alla tutela della proprietà industriale, hanno sottoposto a sequestro amministrativo tre orologi Rolex contraffatti, di cui uno da uomo e due da donna, corredati da tanto di custodia e certificati di garanzia anch’essi falsi, scoperti nel bagaglio di un cittadino slovacco residente in Austria di rientro da una breve vacanza in Albania.

Il cameriere con un "bagaglio" di oggetti falsi

L’uomo, cameriere residente nei pressi di Villach, aveva ben pensato di acquistare i tre orologi, insieme a due borsette da donna e a un paio di calzature, anch’essi contraffatti, in un mercato rionale di Tirana, per farne regalo ad alcuni suoi parenti, ma, nel corso dei controlli ai passeggeri in arrivo, è stato scoperto dai funzionari doganali e dai finanzieri che, oltre a sequestrare gli articoli, riportanti caratteristiche di manifattura e materiali tali da provarne l’evidente contraffazione, hanno multato il viaggiatore per incauto acquisto. Come noto, infatti, viene punito chi importa nel territorio nazionale, senza averne prima accertata la legittima provenienza, cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi li offre o per l'entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza e in materia di proprietà intellettuale. Al trasgressore, in particolare, è stata comminata la sanzione amministrativa fino a 7mila euro, applicabile ai casi di introduzione nel territorio dello Stato di piccoli quantitativi di merci che violano un diritto di proprietà intellettuale; ove fosse stato dimostrato il fine di trarne profitto, sarebbe invece scattata la violazione penale di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, punita fino a 4 anni di reclusione e con la multa da euro 3.500 a euro 35.000. La merce, dopo le procedure di confisca, sarà distrutta a spese dell’acquirente.

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Il Gazzettino