Rocchetta interrogato: «Pacifista» Venetisti davanti al carcere

Rocchetta interrogato: «Pacifista» Venetisti davanti al carcere
TREVISO - È terminato poco dopo le 13 l'interrogatorio di Franco Rocchetta, il padre della Liga Veneta arrestato nell'inchiesta che ha portato in carcere 24 venetisti...

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TREVISO - È terminato poco dopo le 13 l'interrogatorio di Franco Rocchetta, il padre della Liga Veneta arrestato nell'inchiesta che ha portato in carcere 24 venetisti accusati di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico. «Ha spiegato la sua innocenza e il suo pacifismo» ha riferito il suo legale, l'avvocato padovano Fabio Pinelli.




Ha aggiunto la figura storica del venetismo: «''Sono un pacifista convinto, da sempre. Ripudio l'etica della violenza quale strumento di autodeterminazione dei popoli. Ogni volta che c'è stato l'uso della violenza gli effetti sono stati decisamente controproducenti perché la violenza semina dolore, rancori, vendette, disequilibri sociali».



Commenta il suo avvocato: «Sta bene come può stare bene chi è a posto con la propria coscienza. È sereno, per quanto lo possa essere un uomo in uno stato detentivo che è quanto di più grave e violento possa fare uno Stato nei confronti di una persona che non è ancora stata giudicata».



Davanti al carcere di Santa Bona si sono radunati circa 40 venetisti. Un drappello ha picchettato la casa di reclusione dal giorno in cui Rocchetta. C'è anche Marilena Marin, compagna da una vita, e figura storica della Liga Veneta.



Intanto un gruppo di leghisti ha incontrato sempre oggi, ma nel carcere di Brescia, i secessionisti arrestati e ha portato loro alcuni libri: Storia di Venezia di Frederic Lane, I discorsi parlamentari di Miglio e La Repubblica del Leone di Alvise Zorzi. All'incontro erano presenti i parlamentari bresciani Davide Caparini, Stefano Borghesi e Raffaele Volpi, l'assessore in Regione Lombardia Simona Bordonali e i consiglieri Fabio Rolfi, Fabrizio Cecchetti e Paolo Formentini.



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