La stilista Roberta Camerino Zanga si racconta: «Mi chiamo come il marchio, mia mamma si chiamava Giuliana»

VENEZIA - La fama, la bellezza, il genio per la moda. Roberta Camerino...

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VENEZIA - La fama, la bellezza, il genio per la moda. Roberta Camerino Zanga omaggia la madre, la stilista Giuliana Coen Camerino. Roberta Camerino è un'imprenditrice italiana e fashion designer. Nata a Venezia, nel 1946, da Giuliana Coen Camerino e da Guido Camerino, inizia fin da piccola ad appassionarsi ai colori e al mondo della moda nella maison Roberta di Camerino, fondata dalla madre nel 1947. «Pochi sanno – si sofferma Roberta Camerino Zanga – che la mamma si chiamava Giuliana Camerino. Siamo in due a portare il nome della persona famosa e gli unici che hanno il nome di un marchio. Mia mamma non si chiamava Roberta di Camerino». Nella video intervista, che ha rilasciato a Il Gazzettino, Roberta ricorda gli anni trascorsi in azienda dove ha ricoperto il ruolo di procuratrice generale, occupandosi anche del commerciale e della collezione bambino. Tra i suoi disegni c’è anche la prima carrozzella colorata con bassotti stilizzati. I ricordi riaffiorano con nostalgia e Roberta Camerino nel salotto della sua dimora sul Canal Grande, a Venezia, parla del rapporto con sua madre, delle tante emozioni vissute durante le sfilatee dell’esperienza di essere una “figlia d’arte”, una delle creature che crescono all’ombra di un genitore famoso. Seppur l’azienda è stata venduta Roberta Camerino non ha mai pensato di abbandonare la moda. E, insieme a sua figlia Tessa, ha lanciato una linea di borse. Si chiama “Dadhai”. Un nomignolo curioso con cui il nipote, il figlio di Tessa, chiamava da piccolo Babbo Natale. «E’ stato difficile staccarsi da Roberta di Camerino – aggiunge – non volevamo assolutamente copiare, pur lasciando un piccolo tocco perché è nel nostro DNA e non lo possiamo cancellare». La moda rimane una delle sue grandi passioni. Venezia può diventare capitale indiscussa della moda? «Magari – conclude – Venezia potesse diventare capitale della moda. Se fatto con intelligenza sarebbe un sogno, che poi era il vero sogno di Luciana Boccardi (giornalista di moda per eccellenza, ndr) che ricordiamo con profondo affetto. Magari. Sarebbe molto bello». 

 

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Il Gazzettino