Gradisca d'Isonzo. Violenza al Centro di espulsione, lancio di oggetti e soprammobili a fuoco

Centro di Gradisca
GRADISCA DI ISONZO (GORIZIA) - Lancio di oggetti e suppellettili a fuoco, violenza all'interno del Centro di identificazione ed espulsione di Gradisca di Isonzo. Riferisce il...

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GRADISCA DI ISONZO (GORIZIA) - Lancio di oggetti e suppellettili a fuoco, violenza all'interno del Centro di identificazione ed espulsione di Gradisca di Isonzo. Riferisce il sindacato di polizia Fsp che in questi giorni il personale di sorveglianza del Cie è stato colpito dal lancio di oggetti contudenti da parte di alcuni ospiti nel corso di quella che, a parere dei sindacalisti, è apparsa come una vera e propria rivolta più che come un movimento di protesta. Alcuni hanno anche appiccato il fuoco ad alcune suppellettili.

Tra i poliziotti chiamati in aiuto anche due agenti del II Reparto mobile di Padova. «Non è più tollerabile che con cadenza periodica poliziotti e uomini delle altre forze dell’ordine mettano a repentaglio la propria incolumità personale per fronteggiare episodi di violenza deprecabili quanti ingiustificati all’interno del centro di accoglienza - ha detto il segretario regionale generale di Fsp Veneto, Maurizio Ferrara - I violenti tumulti occorsi anche in quest’ultima occasione all’interno del Cie di Gradica evidenziano, qualora fosse ancora necessario, in quali precarie condizioni i colleghi siano costretti quotidianamente ad operare anche a Gorizia». E ancora prosegue Ferrara: «Abbiamo registrato che le violenze all’interno del Cie esplodono troppo spesso a ridosso delle espulsioni che devono essere eseguite nei confronti di stranieri quasi sempre pluripregiudicati i quali per rendere più difficoltoso il compito di chi li deve rimpatriare, appena giunti in Italia, strappano o si sbarazzano dei loro documenti. É ora che, per limitare questo che più che un rischio è divenuta quasi una certezza, si rendano più rapide e meno farraginose le operazioni di rimpatrio e i tempi di permanenza degli ospiti nelle strutture a questo dedicate poichè il fattore tempo non fa che contribuire ad alzare le tensioni e a favorire le ormai periodiche rivolte in quella che è ormai una vera e propria polveriera. Siamo vicini ai colleghi ai quali per le condizioni in cui sono costretti ad operare, manifestiamo la solidarietà di Fsp polizia assicurandoli che faremo di tutto per far apportare a tale grave situazione i necessari quanto improcrastinabili correttivi».

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Il Gazzettino