Rissa e feriti, è rivolta fra i profughi: «Vogliamo condizioni di vita migliori»

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UDINE - È da qualche settimana che le tensioni, all’interno della caserma “Cavarzerani” di Udine, le relazioni di convivenza tra richiedenti asilo, perlopiù di nazionalità afghana e pachistana, non sono buone. Oggi è scoppiata una  rivolta tra gruppi di ospiti. La Cri ha deciso di dare l’allarme, chiamando le forze dell’ordine che hanno creato  un cordone di sicurezza attorno alla struttura. All’origine dei disordini, che stanno impegnando polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale, ci sono rivendicazioni da parte dei profughi (circa 800 quelli alloggiati alla Caverzerani) rispetto qualità dei pasti, condizioni di vita nel complesso, e acredini tra cittadini di culture molto diverse tra loro.

 


È l’epilogo, o forse solo l'inizio, di una situazione di tensione che, già nei giorni scorsi, aveva fatto intervenire sul posto le forze dell’ordine. Sabato, ad esempio, è scoppiata una rissa tra richiedenti asilo, in serata, e tre profughi sono finiti, feriti, in ospedale. Gli animi tra i migranti si erano accesi già nel pomeriggio quando una pattuglia delle volanti era intervenuta nella struttura e ne aveva identificati sei. Avevano litigato per motivi futili ma la situazione si era subito calmata; tempo qualche ora, però, e il diverbio, legato a motivi di convivenza, si è acceso più forte di prima. E i volontari hanno tornato a lanciare l’allarme. Erano le 22.30 quando la polizia, questa volta col supporto anche di carabinieri e Guardia di finanza, è intervenuta nuovamente sul posto e ha trovato tre migranti feriti che sono stati portati in pronto soccorso dai sanitari del 118. Due hanno riportato una prognosi di 7 giorni, il terzo di 5.
 

I contendenti sono passati dalle parole ai fatti, spintonandosi e colpendosi con calci e punghi. Ma non è neppure escluso che qualcuno possa aver impugnato anche un oggetto contundente o una lama. Gli investigatori sono al lavoro per chiarire al meglio tutti i contorni della vicenda, individuando motivi della rissa e tutti i soggetti coinvolti, una decina di persone tra afgani e pachistani secondo le prime informazioni. Oggi nuovi tafferugli: alcuni richiedenti asilo è possibile vengano trasferiti alla caserma “Friuli” di Udine. E in città non si contano (nelle foto) i "nuovi" rifugi notturni precari dei migranti in città.
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Il Gazzettino