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TREVISO - Tensione nel carcere minorile di Treviso. Anche oggi, 13 aprile, prosegue la protesta dei detenuti e sul posto stanno intervendo gli agenti in tenuta antisommossa. Ieri sera i detenuti avevano incendiato i materassi all'interno delle celle.
Cosa è successo
Erano circa una decina. Si sono barricati all’interno di un’ala del carcere minorile di Santa Bona. E poi, come segno di protesta per il vitto all’interno della casa circondariale, hanno dato alle fiamme alcuni materassi. Una vera e propria rivolta quella andata in scena ieri sera,martedì 12 aprile, poco prima delle 21, nella struttura di detenzione per i minorenni di Treviso, punto di riferimento per l’intero Nordest. I contorni della vicenda non sono ancora chiari, come non è chiaro se ci sia stato un capopopolo a guidare la sommossa. Di certo le fiamme e il fumo che si sono sprigionati all’interno del minorile erano visibili a centinaia di metri di distanza. Tanto che tutto il quartiere si è allarmato, anche per la presenza massiccia di mezzi delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco.
Un’ambulanza, intervenuta su chiamata della questura di Treviso alle 21.05, ha stazionato all’esterno del minorile per circa un’ora.
L’intera ala interessata dalla rivolta è stata dichiarata inagibile dopo che i vigili del fuoco hanno avuto ragione delle fiamme. Questa mattina verrà effettuato un ulteriore sopralluogo per quantificare i danni e verificare che la struttura non sia a rischio cedimento. Poi verranno fatte tutte le valutazioni del caso, comprese le denunce a livello penale una volta individuati i ruoli e le responsabilità. La scena a cui si sono trovati davanti i pompieri e gli agenti della polizia penitenziaria parla di una devastazione totale dell’area. Oltre alle pareti annerite dal fumo, i giovani detenuti non si sono limitati a dar fuoco ai materassi, ma hanno distrutto tutto quello che hanno avuto a tiro, gettandolo poi nel fuoco e alimentando dunque il rogo. Non avevano però calcolato che quelle azioni potevano costare care: quando il fumo ha completamente invaso l’ala, se non fossero intervenuti subito gli agenti in servizio assieme ai vigili del fuoco i rivoltosi sarebbero stati in trappola, rischiando non solo di intossicarsi o ustionarsi ma addirittura la vita. La sezione adulti della casa circondariale di Santa Bona non ha avuto alcun danno, e i detenuti non sono nemmeno stati spostati dalle loro celle. Poco dopo le 23 l’intervento si è chiuso.
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Il Gazzettino