La rivincita della montagna. ​Da Piancavallo al Cellina: sport estremi e canyoning

La rivincita della montagna. Da Piancavallo al Cellina: sport estremi e canyoning
Ha sconfitto i cliché, preso a spallate i preconcetti di chi la bollava senza mezzi termini come una zona morta della provincia di Pordenone. Lo ha fatto a colpi di...

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Ha sconfitto i cliché, preso a spallate i preconcetti di chi la bollava senza mezzi termini come una zona morta della provincia di Pordenone. Lo ha fatto a colpi di novità, in modo frizzante e giovane, ma senza dimenticare la componente slow, cioè lenta e alla portata di tutti, della vacanza breve, a portata di mano e a un'ora di strada da casa. E ora si gode il meritato successo, complice anche il meteo ora a favore.

È la montagna pordenonese, la campionessa della stagione estiva 2017, almeno se l'analisi la si restringe solamente al territorio compreso tra il Tagliamento e il Livenza. Nessuna sfida al litorale friul-giuliano - sarebbe un'utopia -, ma la fascia alpina e prealpina si è presa una bella rivincita sui pregiudizi, puntando sia sulla riscoperta dell'enogastronomia locale che sul divertimento estremo, da godersi con alle spalle panorami degni dei canyon americani e con sotto i piedi acque cristalline e rapide mozzafiato. Ma niente arriva per caso, e infatti il boom del turismo che stanno facendo registrare montagna e pedemontana pordenonesi è frutto del lavoro. Da almeno un lustro si è iniziato a progettare e a pensare un modo diverso di fare turismo. Così alla natura (che c'è sempre stata) si sono aggiunte iniziative e pubblicità, grazie all'operato di enti e consorzi che si sono dimostrati lungimiranti.

TUTTO ESAURITO - Nonostante il meteo altalenante, già il secondo weekend di luglio si era rivelato un fine settimana da urlo. Strutture praticamente tutte esaurite, eventi da far invidia alla pianura e finalmente una montagna che aveva respirato. A Sequals andava in scena la 32^ edizione del Trofeo Carnera di boxe, a Caneva c'era la 6^ Festa del figo moro e dei prodotti tipici, a Malnisio c'era spazio per la Festa del formaggio nella cornice dell'ex centrale idroelettrica Pitter. Sold out anche le case sugli alberi di Claut, gettonate le visite alla diga del Vajont (a Erto e Casso), sempre più richieste le escursioni con sport estremi annessi. E le strutture deputate all'accoglienza, tra alberghi, bed & breakfast e case affittate da privati, avevano raggiunto il picco di presenze.
Albergatori e operatori turistici stimano già che al termine della stagione estiva la fascia alpina e prealpina possa compiere un balzo superiore al 10% in termini di arrivi e presenze. In queste settimane si contano anche comitive da Austria, Svizzera, Germania e Slovenia....
 

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Il Gazzettino