Il ritorno della cimice asiatica e per l'agricoltura non c'è mai pace

Il ritorno della cimice asiatica e per l'agricoltura non c'è mai pace
PORDENONE - Prima le gelate, poi la siccità, ora il maltempo. Non c'è pace per l'agricoltura in provincia: i danni nel Friuli Occidentale sono ingenti, ma il...

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PORDENONE - Prima le gelate, poi la siccità, ora il maltempo. Non c'è pace per l'agricoltura in provincia: i danni nel Friuli Occidentale sono ingenti, ma il peggio - secondo gli agricoltori locali -, deve ancora arrivare. E non sono certo pioggia, grandine e possibili trombe d'aria a preoccupare maggiormente gli addetti del settore che negli ultimi anni si sono dovuti abituare a repentini cambi climatici, bensì l'incubo della cimice asiatica. Un insetto che, comparso prepotentemente per la prima volta l'anno scorso, ha già causato in una sola stagione perdite da capogiro per un settore in difficoltà. Stanno già prendendo d'assalto i frutteti, alcuni in particolare. Non si tratta delle solite cimici, ma di quelle che, tra il 2007 e il 2008, sono arrivate dall'Asia. Insetti in grado di riprodursi in fretta: si stima, infatti, che un esemplare possa deporre sino ad un massimo di 500 uova che si schiudono nel giro di due mesi. In provincia hanno trovato condizioni climatiche favorevoli, simili a quelle dei paesi da dove sono arrivate.


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Il Gazzettino