BELLUNO - Notte di lavoro straordinario per i carabinieri della provincia di Belluno. Ad emergere non è stata certo una realtà inaspettata, ma un fenomeno che rimane...
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Assieme ai militari a partecipare alla notte di controlli anche gli uomini della polizia locale. Passata al setaccio è stata la statale 50, nel tratto che collega la città a Ponte nelle Alpi. Decine i veicoli fermati nel cuore della notte. Dieci le patenti ritirate, altre nove le contravvenzioni riscontrate nel corso dei controlli dei documenti. Cinque pattuglie, almeno una decina di uomini. Nucleo operativo e radiomobile, polizia locale, un solo motto: «Repressione della guida in stato di ebrezza».
Ad essere controllati sono stati tutti gli automobilisti che sono transitati in quel pezzo di strada nel cuore della notte. Chi sperava di farla franca, alla vista delle torce in mezzo alla strada, ha ben presto capito che non c'era spazio per le scuse e i giri di parola. «Tutti i guidatori che transitavano in quel momento sono stati sottoposti al controllo con precursore - spiega il maggiore dei carabinieri Marco Stabile - dieci sono le patenti sospese a coloro che avevano un tasso alcolemico superiore al consentito». A mettere a segno i punteggi più alti un bellunese 37enne che ha fermato l'etilometro a 1,81, un 45enne di Longarone 1,87, una donna 38 enne dell'Alpago (1,16) e un 27enne di Longarone sorpreso a guidare con un tasso alcolico di 1,19.
IL RECUPERO
Nelle stesso ore è stato anche recuperato un cellulare, modello Samsung, del valore di circa mille euro. Due le persone finite nei guai, una per aver allungato la mano sopra il bancone della gelateria di Sedico, l'altro per averlo utilizzato. Il proprietario del telefono, R.R. 48 anni di Belluno (foto piccola), si era fermato per ristorarsi ma in una manciata di istanti si è accorto che qualcuno era riuscito a derubarlo. Non gli è rimasto altro da fare che chiamare i carabinieri che hanno avviato le indagini. Ad un 44enne di Falcade è stata contestata la ricettazione, rintracciato grazie all'uso delle telecamere, anche l'autore materiale del furto.
Andrea Zambenedetti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino