Un nuovo dehor tra il San Giorgio e la roggia: nell'area verde della Regione i tavolini del ristorante "da Cico"

I lavori sono già partiti, se il tempo sarà clemente apertura ad aprile

Un nuovo dehor tra il San Giorgio e la roggia: nell'area verde della Regione i tavolini del ristorante "da Cico"
PORDENONE - L'obiettivo è duplice: cercare di rendere più bella una zona della città che sino ad ora, pur avendo ottime potenzialità è stata...

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PORDENONE - L'obiettivo è duplice: cercare di rendere più bella una zona della città che sino ad ora, pur avendo ottime potenzialità è stata nascosta ricreando pure un "clima" meno turbolento e mettere insieme anche la possibilità di trascorrere delle serate all'esterno mangiando un boccone o bevendo un bicchiere di vino. Guardando da un lato la chiesa di San Giorgio e dall'altro ascoltando il rumore dell'acqua (siccità permettendo) messo in campo dalla roggia cittadina.


LA ZONA
Per chi ancora non lo avesse capito stiamo parlando di via San Giorgio, una stradina che da Corso Garibaldi arriva sino allo slargo della chiesa di San Giorgio. A metà via c'è il ristorante pizzeria Da Cico, uno dei posti molto conosciuti in città anche perchè ha una continuità storica: sino al 2010 si chiamava infatti Mangiamitutto. Bene, l'iniziativa è privata e riguarda proprio il ristorate che ha ottenuto l'autorizzazione per realizzare dove termina la costruzione e subito dopo la roggia, una sorta di dehors, anche se è improprio chiamarlo così perchè non si tratta di una struttura chiusa, ma completamente aperta. La zona verde è di proprietà della Regione, ma il Comune ce l'ha in gestione ed ha autorizzato la realizzazione di tre pedane a terra dove troveranno posto alcuni ombrelloni sotto dei quali ci saranno tavolini e sedie per mangiare le sere estive. I lavori sono già in corso e termineranno ad aprile. Se il tempo sarà clemente allora aprirà subito anche la dependance all'aperto del ristorante Da Cico. In caso contrario ci sarà da attendere ancora qualche settimana. Resta il fatto che il posto è senza dubbio suggestivo. Come detto la musica dell'acqua della roggia che scorre, visa a vis la chiesa di San Giorgio e più avanti la sede della Provincia.


LA CURA
Ma non è tutto. Già, perchè Gino Gheller, titolare del ristorante e ora anche delle dependance, ha ottenuto sito ma non dovrà solo pagare il canone, ma anche occuparsi di tenere curata l'area. «Proprio così - spiega l'interessato - e per prima cosa areremo tutta la zona verde, toglieremo le erbacce e pianteremo un bellissimo prato. In più metteremo anche delle piante per abbellirlo ulteriormente. Mi occuperò anche di tenere pulita la roggia». Manca una cosa. «Effettivamente nella zona c'è una compagnia di ragazzi che fa confusione, lascia bottiglie a terra lungo il muretto e si ritrova sopra il Pam. Cercheremo in tutti i modi di evitare che ci possano essere dei problemi di rumore, rifiuti abbandonati, bottiglie rotte e tutto il resto. Mi sono preso questo impegno - va avanti - e lo porterò in fondo perchè è dovere di tutti cercare di migliorare la città dove si vive. Grazie a questa amministrazione comunale che ha fatto molto per città, oggi ci sono tante zone molto belle che possono essere valorizzate, anche con l'iniziativa privata che viene invogliata se le cose funzionano. L'obiettivo, dunque - conclude Gheller - è quello di rendere più bello e confortevole un sito particolare della città dove è piacevole trascorrere qualche ora all'aperto. Io mi sono messo a disposizione».


DEHORS


Il piano dei dehors che l'amministrazione ha voluto portare avanti anni fa per cercare di rendere più uniforme la città, ora inizia ad avere una sorta di visione più completa anche se non tutti i bar si sono presi avanti ed hanno investito. C'è anche da dire che i due anni di pandemia hanno creato parecchi problemi da un punto di vista economico per le attività, che solo dalla scorsa estate hanno iniziato a lavorare a pieno regime. L'obiettivo, comunque, cercato dal sindaco Alessandro Ciriani e messo in pratica dall'assessore Cristina Amirante con Emanuele Loperfido e ora Elena Ceolin, si sta raggiungendo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino