Ketogo, arriva a Treviso il primo ristorante cashless: si paga solo col bancomat Foto

Ketogo, arriva a Treviso il primo ristorante cashless: si paga solo col bancomat
TREVISO - Il ristorante è cashless? I clienti approvano. Ketogo ha aperto i battenti da qualche giorno in via Palestro sperimentando la modalità di pagamento solo...

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TREVISO - Il ristorante è cashless? I clienti approvano. Ketogo ha aperto i battenti da qualche giorno in via Palestro sperimentando la modalità di pagamento solo con carta di credito o bancomat. E, a sorpresa, l'entusiasmo è pieno. «Ho fatto delle riflessioni prima di prendere la decisione definitiva - spiega Michele Pozzobon, proprietario dell'indirizzo che oggi propone come piatto icona il ramen e declina a Treviso una cucina nippo-fusion - L'idea che mi ha guidato è stata soprattutto quella di separare l'atto del pagamento dalla composizione del pasto - conferma - Anche sotto il profilo igienico ci è sembrata una buona strategia, soprattutto in un momento in cui la digitalizzazione ha investito ogni aspetto della nostra vita. Trovo dunque corretto che la ristorazione, dove è possibile, si adegui».


I VANTAGGI
Usare esclusivamente le carte riduce anche i margini d'errore e psicologicamente mette il cliente in un altro stato d'animo. «Se osserviamo con attenzione, pagare è sempre qualcosa che macchia l'atto del consumo di cibo. Abbiamo pensato di separare le due cose: lo staff si occupa di darti il cibo migliore e nel modo più corretto, tu pensi al pagamento e controlli che tutto si svolga in maniera regolare».
All'estero è una pratica ormai entrata nel quotidiano di consumatori e ristoratori. «È anche una scelta di efficienza: chi ritiene che sia una presa di posizione a favore delle banche forse dimentica che andiamo a prelevare in banca. Anzi, direi che su questi servizi le banche stanno abbassando molto le commissioni perché aiutano anche la loro operatività».


LE REAZIONI
L'operazione cashless quindi si è rivelata un successo. «Tutti i clienti hanno avuto un approccio positivo, direi quasi entusiastico. Hanno apprezzato anche la scelta igienica: il personale tocca il cibo e non il denaro». Ketogo come filosofia nasce per incontrare un target giovane e con un profilo internazionale. «Abbiamo riflettuto anche sulla sicurezza: il nostro personale non ha l'ansia del fine giornata e della chiusura, con il rischio di avere magari troppi contanti nel locale. È un sistema che espone meno al rischio rapine, e non è poco».


CONTAMINAZIONE


Ramen e non solo. I valori del nuovo locale sono apertura verso un'altra cucina e contaminazione. Energia e passione per il dettaglio e continua ricerca. «Abbiamo immaginato di approfondire il concetto di ramen. Non una semplice zuppa, ma un mondo, con una preparazione accurata e molto lenta. Dopo un percorso di consulenza serio, offriamo anche questo stimolo alla città, una consumazione veloce, una zuppa che è l'emblema del Giappone» chiude Pozzobon. Il futuro diventa dunque presente non solo grazie alla carta del menù, ma anche alle nuove modalità di pagamento. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino