Cena di pesce da 500 euro e poi via senza pagare il conto: 4 "furbetti" presi grazie alle telecamere

Il titolare del ristorante Da Irene: "Dovevano tornare il giorno dopo, più visti"

Il ristorante Da Irene dove i 4 hanno cenato senza pagare il conto
TREVISO -  Escono senza pagare il conto nel ristorante “Da Irene”. Ma vengono beccati. I quattro commensali, tutti uomini del Varesotto tra i 40 e i 50 anni,...

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TREVISO -  Escono senza pagare il conto nel ristorante “Da Irene”. Ma vengono beccati. I quattro commensali, tutti uomini del Varesotto tra i 40 e i 50 anni, sono andati a mangiare nel gennaio in uno dei ristoranti più rinomati della castellana, a Salvatronda, noto soprattutto per i suoi piatti a base di pesce. E, al momento di pagare il conto, sui 500 euro, si sono avvicinati alla cassa con una carta di credito vuota. Al momento del pagamento, il pos ha segnalato l’indisponibilità di denaro per procedere.

LA RICHIESTA

Il titolare, Enrico Filippetto, ha chiamato i carabinieri per cercare di trovare una soluzione per quanto stava accadendo. Ma i quattro hanno dichiarato, anche davanti ai militari, di non avere altri bancomat o carte di credito per poter pagare, né contanti sufficienti e che sarebbero tornati il giorno dopo per saldare il debito. Non si sono però più fatti vedere. In questi giorni, grazie al riconoscimento della targa della macchina usata per arrivare al ristorante, i militari sono riusciti a risalire all’indirizzo esatto dei quattro e hanno proceduto con una denuncia per insolvenza fraudolenta in concorso.

«Sono usciti senza pagare – spiega il titolare del ristorante Da Irene – Non avevano soldi nella carta di credito, se ne sono andati ma sarebbero dovuti tornare il giorno dopo per saldare il conto come da accordi. Solo che non li ho più visti. Hanno detto che erano lì perché uno di loro li aveva invitati a cena per quello solo uno aveva la carta di credito. Che però era vuota. Ho avvisato i carabinieri. Siamo contenti che siano riusciti a risalire a questi soggetti e mi auguro che vengano presi dei provvedimenti. Non possiamo lasciare che la passino liscia. Noi ad oggi non abbiamo ancora visto i soldi di quella cena, ora speriamo in un rimborso visto anche il periodo non facile tra pandemia e caro bollette».

LE FORZE DELL’ORDINE

Provvidenziale in questo caso la chiamata del titolare alle forze dell’ordine che sono intervenute subito e poi sono riuscite a risalire ai colpevoli anche grazie alle telecamere di videosorveglianza del locale che puntano anche al parcheggio. E’ stato soprattutto grazie agli occhi del “Grande fratello” che i militari della compagnia di Castelfranco Veneto sono riusciti a recuperare la targa dell’auto utilizzata dai quattro e a risalire alle loro generalità ed indirizzi recapitando loro la denuncia. Ad essere stato preso di mira, in questo caso, è uno dei ristoranti più rinomati della città che attira persone da tutta la Provincia e anche da quelle limitrofe, per le specialità a base di pesce sia crudo che cotto, in particolare con scampi, gamberi, ostriche, i carpacci e le tartare. 

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Il Gazzettino