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ZANÈ (VICENZA) - I Finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno rilevato diverse infrazioni in tema di lavoro “nero” e “irregolare” nonché in materia di immigrazione clandestina in un sushi restaurant nel comune di Zanè.
Nel corso dell’attività si è appurato come cinque dipendenti, su un totale di dodici presenti all’atto del controllo, fossero impiegati senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. Nel dettaglio, è stato rilevato come i citati lavoratori venissero impiegati in qualità di camerieri, cuochi o lavapiatti: di questi, tre soggetti sono risultati essere sprovvisti di qualsivoglia documentazione ai fini della normativa lavorativa, mentre a gli altri due non è stata effettuata la proroga del contratto di lavoro preesistente.
Durante il controllo è emerso, inoltre, l’impiego di un lavoratore straniero senza permesso di soggiorno - già destinatario di un decreto di espulsione del Prefetto di Biella nonché di un ordine di allontanamento da parte del Questore di Torino. Pertanto, è stata redatta un'apposita comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, con la quale sono stati deferiti sia il titolare dell’attività – per impiego di manodopera clandestina - che il lavoratore – per inosservanza dell’ordine di allontanamento emesso dal Questore.
L’attività svolta si inquadra nella più ampia azione condotta dalla Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Ispettorato di Vicenza, volta ad individuare situazioni di sfruttamento di manodopera che, oltre a costituire una grave forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici onesti e rispettosi della legalità, rappresentano principalmente un danno in capo ai lavoratori stessi, ai quali, infatti, non vengono riconosciuti i basilari diritti previsti dalla legge. Le attività operative a tutela dei lavoratori e degli onesti imprenditori, soprattutto del settore della ristorazione e della ricettività, sono state implementate dal Comando Provinciale delle Fiamme Gialle beriche proprio in occasione del periodo estivo.
Si rappresenta che la misura è stata adotta d’iniziativa da parte di questa polizia giudiziaria e che, per il principio della presunzione di innocenza. La colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
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