Continue risse nel bar di piazza Salvemini, la questura lo chiude per un mese

Continue risse nel bar di piazza Salvemini, la questura lo chiude per un mese
PADOVA - Pronta risposta della Questura di Padova ad alcuni episodi di disordine e violenza che si sono susseguiti nei giorni scorsi nei pressi del bar di Piazza Salvemini 5. Lo...

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PADOVA - Pronta risposta della Questura di Padova ad alcuni episodi di disordine e violenza che si sono susseguiti nei giorni scorsi nei pressi del bar di Piazza Salvemini 5. Lo scorso sabato, in tarda serata, le Volanti della Questura sono intervenute più volte a seguito di una violenta lite tra cittadini nigeriani, tre dei quali rimasti feriti. Gli episodi di violenza hanno visto coinvolto, in particolare, un 32enne il quale, sopraggiungo al bar, si sarebbe scagliato con violenza, utilizzando una bottiglia di vetro, contro due connazionali, per futili motivi, colpendone uno alla nuca e ferendo entrambi con i cocci della stessa. L’aggressore, dapprima fuggito, è tornato in un secondo momento al bar ed è stato rintracciato dai poliziotti nel plateatico, seduto su una sedia a torso nudo, con una profonda ferita sulla schiena. Giunto sul posto il personale medico del 118, il cittadino straniero è stato accompagnato in Ospedale per le cure del caso. Per le lesioni aggravate provocate ai due connazionali, lo stesso è stato denunciato.

Il lunedì sera successivo, militari dell’Arma dei Carabinieri sono di nuovo intervenuti in piazza Salvemini per segnalazione di lite tra stranieri, rintracciando lo stesso cittadino nigeriano il quale, ferito alla testa, è stato trasportato in ospedale dove si trova tutt’ora ricoverato con esiti di trauma cranico e ferite da taglio. In quella circostanza sembrerebbe sia stato aggredito da altri connazionali nei pressi del bar armati di bastoni, tutti fuggiti prima dell’intervento della pattuglia. Nei confronti dei partecipanti agli episodi di violenze saranno adottate, in questi giorni, delle misure di prevenzione. Nei confronti della titolare del locale – locale già chiuso lo scorso giugno per 30 giorni ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S., a seguito di fatti violenti in cui erano stati coinvolti alcuni avventori del bar – è stata nuovamente disposta la sospensione di 30 giorni dell’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande, non potendo escludere che tale escalation di violenza possa continuare e poiché le suddette vicende evidenziano una situazione di degrado e cattiva gestione del pubblico esercizio. La finalità perseguita dall'art. 100 T.U.L.P.S., infatti, non è solo quella di sanzionare la soggettiva condotta del gestore del pubblico esercizio per avere consentito la presenza nel proprio locale di persone potenzialmente pericolose per la sicurezza pubblica, ma anche quella di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica e, nel contempo, di prevenire il reiterarsi di siffatte situazioni.

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Il Gazzettino