Rissa tra nigeriani sul treno Verona-Rovigo: stop della corsa per mezz'ora

Rissa tra nigeriani sul treno Verona-Rovigo: stop della corsa per mezz'ora
ROVIGO - La riduzione estiva delle corse ha visto più di un pendolare lamentarsi di treni che assumono le sembianze di “carri bestiame”. Domenica,...

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ROVIGO - La riduzione estiva delle corse ha visto più di un pendolare lamentarsi di treni che assumono le sembianze di “carri bestiame”. Domenica, però, giorno in cui il flusso dei pendolari è minore, è comunque avvenuta un’ulteriore trasformazione, con un vagone che improvvisamente è diventato un ring, teatro di una violenta e prolungata rissa fra alcuni cittadini stranieri che se le sono date di santa ragione sotto gli occhi allibiti degli altri passeggeri.  

LINEA VERONA-ROVIGO
E’ successo sul treno partito da Verona Porta Nuova e diretto a Rovigo, sul quale è divampata una zuffa per cause non ben precisate. Sono stati gli involontari testimoni del non gradito spettacolo a raccontare come, improvvisamente, un giovane nigeriano, durante una accalorata discussione in cui i toni si erano alzati più del normale, ha alzato anche le mani, sferrando un pugno a un connazionale che gli era vicino. Una scintilla che ha fatto deflagrare una rissa, con l’intervento di altri passeggeri africani che erano a bordo. Un parapiglia che ha visto volare colpi di ogni tipo, lasciando attoniti e non poco intimoriti gli altri passeggeri. Il capotreno è intervenuto cercando di riportare la calma, ma la situazione era davvero rovente, tanto che è stato chiamato il 112 ed alla stazione di Bovolone il treno si è fermato facendo scattare l’intervento di una pattuglia di carabinieri.
FERMATA A SORPRESA
La loro presenza sembrava aver calmato i bollenti spiriti e, dopo una lunga richiesta di informazioni per appurare cosa fosse accaduto, i militari sono scesi dal treno portando con sé per l’identificazione e ulteriori accertamenti il 30enne di origini nigeriane che era stato additato come colui che aveva fatto scoppiare il tumulto in carrozza. Oltre ai momenti poco piacevoli vissuti nell’impossibilità di allontanarsi, gli altri passeggeri hanno dovuto fare i conti anche con un ritardo accumulato dal treno di oltre una mezz’ora.
Nell’estate del 2015 l’aggressione ad un controllore a colpi di machete alla stazione di Milano aveva drammaticamente posto la questione della sicurezza di treni e stazioni. E proprio il Regionale 2248 Bologna-Venezia era stato inserito nella lista dei 15 «a rischio aggressioni» che i sindacati avevano minacciato di non far partire se non dotati di una scorta. Il tempo ha poi ovattato il problema, che viene riproposto ad intervalli regolari.
SICUREZZA A RISCHIO

Era accaduto, per esempio, giù nel febbraio dello scorso anno, quando, fra Lendinara e Fratta, sulla linea Rovigo-Verona gestita da Sistemi Territoriali, un controllore aveva raccontato di essere stato aggredito da tre stranieri. Ma quello della sicurezza sembra essere solo uno degli aspetti con cui deve fare i conti chi sceglie il treno per i propri spostamenti. Nei giorni scorsi, i pendolari, a cominciare dagli animatori di “Ci scusiamo per il disagio”, hanno segnalato una serie di ritardi e cancellazioni sulla linea Chioggia-Rovigo-Verona. Martedì il consigliere regionale Graziano Azzalin ha lamentato disagi sulla linea Bologna-Venezia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino