Tre giovani sono stati arrestati in centro a Pordenone per l’ipotesi di rissa aggravata. È successo ieri notte. La sala operativa della Questura è stata...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I FERITI
I tre sono stati medicati in pronto soccorso: Rachid Nadir, 27 anni, marocchino che lavora in un locale pubblico del centro, ha 5 giorni di prognosi per una contusione all’occhio; Mattia Mazzucchin, pordenonese di 24 anni e Cristian Zanet, 21enne di Cordenons, hanno invece 4 giorni di prognosi per alcune escoriazioni. Il sostituto procuratore Andrea Del Missier ha dato disposizioni affinchè fossero posti agli arresti domiciliari, dopodichè ha chiesto al gip Monica Biasutti la convalida dell’arresto con contestuale applicazione di una misura cautelare. Questa mattina sono previste le udienze. I tre giovani saranno tutelati rispettivamente dagli avvocati Nicoletta Menosso, Alberto Fenos e Francesco Fortunato.
LA LITE
I contorni non sono ancora chiari. Tra i due schieramenti ci sarebbe stato un precedente alterco in un bar. Il gruppo si è poi ritrovato in piazza XX Settembre pretendendo di essere servito all’insegna “Pecora Nera”. Il cameriere si è rifiutato di servirli perchè avevano già abusato di alcolici. Da quel momento gli animi si sono surriscaldati, la tensione è salita, in piazza sono cominciati gli insulti, poi i giovani sono passati alle mani. Rachid Nadir, come ha riferito al suo legale, sarebbe intervenuto per difendere Zanet, che peraltro non conosceva, rimediando un colpo all’occhio. C’è chi parla di una quindicina di persone coinvolte, ma i poliziotti non sono riusciti a rintracciarle. Si tenterà di ricostruire la rissa anche attraverso le registrazione delle telecamere di sorveglianza comunali. Non è escluso, pertanto, che altre persone possano avere conseguenze dal punto di vista penale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino