Rissa in osteria durante la finale di Champions League: tre feriti

L'intervento dei carabinieri sabato sera ad Arcade
ARCADE - Rissa tra due gruppetti di giovani sabato sera in pieno centro di Arcade. Risultato: tre ragazzi feriti, di cui uno con una prognosi di trenta giorni. Scoppia tutto...

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ARCADE - Rissa tra due gruppetti di giovani sabato sera in pieno centro di Arcade. Risultato: tre ragazzi feriti, di cui uno con una prognosi di trenta giorni. Scoppia tutto all’improvviso all’interno dell’osteria Bamby di via Ca’ Longa, a poca distanza dalla piazza. Due ragazzi, di poco maggiorenni, iniziano a provocarsi. Sono un italiano e un giovane di origini straniere ma anche lui nato e vissuto sempre in Italia. Accanto ci sono gli amici di entrambi: una decina in tutto.


Prima tra i due parte qualche battuta per motivi del tutto futili. Poi inizia un crescendo di insulti sempre più pesanti, infine i primi spintoni fino ad arrivare alla rissa vera e propria con calci e pugni e non solo. Attorno a loro tanti normali avventori attirati dalla finale di Champions dell’Inter trasmessa in diretta. I ragazzi, però non si curano degli altri. Ormai sono presi dalla furia. Escono dal locale avvinghiati e, a quel punto, si scatenano anche gli amici. È una gazzarra. La strada diventa una bolgia tra urla, minacce, botte, insulti. Uno dei due ragazzi afferra un bicchiere e lo scaglia in faccia all’avversario fratturandogli il naso. La tensione sale ancora di più, la rissa tra i due gruppi contrapposti diventa una piccola battaglia. Lo stupore dei passanti è grande e, dal locale, parte subito la chiamata ai carabinieri. Nel giro di pochissimi minuti sul posto arrivano tre pattuglie. I militari dell’arma intervengono subito e riportano la calma. Nel frattempo giungono anche due ambulanze. Il ferito più grave, col naso rotto e la faccia ridotta a una maschera di sangue, viene soccorso per primo e portato al Pronto Soccorso assieme agli altri due feriti però più lievemente.


I protagonisti della mega rissa, tre feriti a parte, però fanno in tempo ad allontanarsi. Ma le testimonianze raccolte consentono ai carabinieri di identificare alcuni elementi dei due gruppi. Ma i dati raccolti porteranno all’identificazione di tutti i componenti. Sul posto, all’apice del parapiglia, è arrivato anche il sindaco Domenico Presti. Mentre quei giovani si stavano azzuffando, a poca distanza, al piccolo Teatro, la comunità arcadese stava rendendo omaggio all’ex sindaco Fabio Gazzabin con un concerto. Un momento di alto valore civico per ricordare una figura fondamentale nella storia recente del paese. Parzialmente rovinato dallo scoppio di follia di una decina di giovani. «Sono subito andato a verificare - spiega Presti - arrivando poco dopo i carabinieri e le ambulanze. C’era molta tensione. Sinceramente non so che dire. Forse a dare il via alla rissa sono state alcune provocazioni sportive legate alla partita, sicuramente ha contribuito anche l’alcol: poi saranno i carabinieri a dirci cos’è successo. Per fortuna le conseguenze non sono state così gravi come sembrava all’inizio. Ma non va bene: ai ragazzi chiedo di avere più giudizio, certe scene non sono ammissibili. So che delle indagini se ne sta occupando anche il comandante della nostra stazione: aspetto di capire cosa sia successo esattamente». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino