Rissa in centro città: ecco chi sono i bulli e le pupe. Minorenni e ragazzine incastrati grazie ai social

Rissa in centro a Treviso
TREVISO - Individuati alcuni responsabili della rissa di sabato scorso in centro storico. Si stringe il cerchio delle indagini per i fatti avvenuti a Treviso sabato 18...

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TREVISO - Individuati alcuni responsabili della rissa di sabato scorso in centro storico. Si stringe il cerchio delle indagini per i fatti avvenuti a Treviso sabato 18 settembre, dove alcuni ragazzi si erano dati appuntamento per una zuffa in centro storico. Gli agenti del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Treviso hanno setacciato le immagini della videosorveglianza cittadina e le immagini registrate dalle body cam indossate dagli agenti che sono intervenuti per disperdere i ragazzi, venuti alle mani in particolare nella zona vicina al Duomo. L’esame dei fotogrammi e dagli accertamenti nei vari profili social ha permesso di identificare uno dei più violenti, sempre al centro delle risse iniziate in piazza Vittoria e poi terminate vicino al Battistero: si tratta di un 21enne residente a Cornuda che dovrà presentarsi in questi giorni in Comando con un suo avvocato di fiducia, visto che per lui potrà scattare la denuncia per rissa non solo per aver partecipato ad alcune zuffe ma per aver avuto parte attiva in altre situazioni. Oltre al 21enne dovranno presentarsi al Comando con i rispettivi genitori anche altri minorenni, uno di Paese oltre a due ragazze una 16enne di Breda di Piave e ed una 17enne di Casier, che hanno in qualche modo compartecipato agli episodi.

«Un’altra decina di convocazioni per altrettanti ragazzi minorenni sono partite dal Comando e già notificate agli interessati che saranno ascoltati come testimoni sui fatti avvenuti sabato», afferma il comandante della Polizia Locale Andrea Gallo. «Non si esclude che anche per loro, in base alle immagini registrate, ci possano essere delle conseguenze penali se in qualche modo si dimostrerà che abbiano compartecipato agli episodi di violenza registrati. Abbiamo fatto di tutto per chiudere le indagini entro sabato per dare un forte segnale a chi fosse ancora intenzionato di venire a Treviso ad organizzare spedizioni punitive o risse».

Anche i social più in voga tra i giovanissimi vengono tenuti sotto controllo dagli agenti ma anche domani pomeriggio, come già accadeva nell’autunno scorso, un operatore del Comando sarà impegnato in centrale operativa per immortalare con le immagini i giovani che circolano per il centro cittadino. «Saranno riproposti anche i maxi pattuglioni», annuncia Gallo. «Alcuni gruppi di agenti controlleranno a piedi le vie e le piazze del centro per prevenire eventuali fibrillazioni da parte dei giovani».


 

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Il Gazzettino