GRANTORTO - Deve la vita all’amico che coraggiosamente si è tuffato e l’ha riportato a riva strappandolo dalla corrente del fiume Brenta. Tragedia sfiorata...
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RICOSTRUZIONE
È stato un attimo, pochi secondi. Secondo la ricostruzione, J.T. era sulla riva, acqua non molto alta, quando improvvisamente, forse scivolando sui sassi, ha perso l’equilibrio, è caduto, ed è entrato nella scia della corrente venendone trascinato. Ha cercato di contrastarla e di raggiungere la riva mentre veniva portato a valle. Non ha esitato un istante A.C., si è tuffato sfidando le insidie del Brenta, è riuscito a raggiungere l’amico ed a riportarlo a riva. Un’azione che ha richiesto determinazione e sangue freddo oltre che forza e capacità. Il ventunenne era in stato di incoscienza. Gli sono stati praticati i primi soccorsi ed è stato allertato il Servizio urgenza ed emergenza medica 118. Sul posto è stata inviata una unità mobile di rianimazione e l’eliambulanza. Il ragazzo ha ripreso conoscenza, le equipe hanno effettuato le manovre di primo intervento, poi è stato disposto il trasferimento attraverso il mezzo aereo, nell’ospedale di Cittadella. L’elicottero è atterrato nell’elisuperficie dell’Associazione volontari della Protezione civile di Cittadella dove lo attendeva un’ambulanza che ha trasferito il ferito nel nosocomio della città murata. Qui J.T. è stato sottoposto a tutte le cure. E’ stato disposto il ricovero in osservazione, non c’è pericolo di vita, nè ci sono lesioni importanti. I rilievi di legge sono stati eseguiti dai carabinieri di Cittadella. Lascia perplessi la sequenza di incidenti in pochi giorni lungo il fiume. Chi abita nelle zone rivierasche non smette di raccomandare di fare attenzione.
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Il Gazzettino