Riqualificazione urbanistica, l'opposizione: «No a "buchi neri" e mostri architettonici»

Riqualificazione urbanistica, l'opposizione: «No a "buchi neri" e mostri architettonici»
TREVISO - «No a buchi neri e a mostri architettonici». Lo dicono in coro i consiglieri d’opposizione in consiglio comunale a Treviso che, in Commissione...

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TREVISO - «No a buchi neri e a mostri architettonici». Lo dicono in coro i consiglieri d’opposizione in consiglio comunale a Treviso che, in Commissione urbanistica, dovranno affrontare il tema delle nuove costruzioni che nei prossimi mesi potrebbero sorgere in tutta la città. Nello specifico, si tratta di un borghetto in riva al Sile nel quartiere di Canizzano e di un nuovo palazzo di cinque piani e 15 metri d'altezza all'imbocco di Via Montello, oltre alla riqualificazione dell'area di proprietà Scardellato in Via Smaniotto e alla demolizione e ricostruzione di un immobile da tempo abbandonato in Viale Luzzatti. Tutti progetti che il Comune ha già vagliato e ritenuto di interesse, tanto che ora passeranno al voto prima in Commissione Urbanistica e poi in Consiglio comunale.

«Come sempre più spesso accade, la Giunta del sindaco Conte ci comunica i progetti a “giochi ormai fatti e finiti” – afferma la consigliera del Partito Democratico Antonella Tocchetto – D’altronde, questo è il simbolo di quanto poco democratica sia questa Amministrazione comunale che non considera in alcun modo il parere dei consiglieri d’opposizione». «In ogni caso – continua l’esponente del PD di Treviso -, penso di poter liberamente parlare di quanto verrà realizzato in Via Montello visto che da giovane abitavo proprio lì. Da quanto emerso, verrà realizzata una nuova struttura al posto dell'attuale autofficina con relativa rimessa. Ben vengano questi tipi di interventi volti al recupero di buchi neri cittadini visto che l’autofficina era chiusa da moltissimi anni, ma spero che queste opere vengano eseguite nel rispetto degli edifici già presenti nei dintorni».

Per Tocchetto, infatti, la paura è quella che possano essere realizzati edifici fuori contesto con l’ambiente circostante. Un timore condiviso anche dal consigliere Domenico Losappio: «L’eliminazione dei “buchi neri” cittadini è assolutamente condivisibile, ma sono curioso di capire quale sarà effettivamente il consumo di suolo operato (ad esempio, nell’area Scardellato si passerà da 3mila metri cubi a circa 8.400) e quali volumetrie sono state concesse. Inoltre, spero ci venga relazionato quanto sia il beneficio privato e quello pubblico in relazione a queste nuove costruzioni. Saranno residenze per pochi eletti o per tutti?». Per il consigliere Franco Rosi, invece, «si dovrebbe evitare qualsiasi disordine urbanistico, realizzando costruzioni che siano rispettose della zona e del quartiere in cui insistono».

Non è comunque tardata ad arrivare la risposta del consigliere di maggioranza, in quota Lega, Riccardo Barbisan: «Tutti questi interventi sono stati a lungo soppesati dal Comune e approvati in quanto non porteranno a nuova consumazione di suolo ma bensì a vera e propria rigenerazione urbanistica ed edilizia orientata al green e alla sostenibilità. Treviso, città con l’80% di residenti proprietari di immobili, si riconferma così capace di attrarre investimenti mantenendo inalterato il valore al metro quadro nonostante il difficile periodo storico che stiamo vivendo».

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Il Gazzettino