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Rinnovo patente: nel Pordenonese è un tormentone, tanto che ci sono cittadini in attesa da quattro e fino a sei mesi. Ne sa qualcosa Gianpiero Avoledo di Valvasone Arzene, che da settembre ha presentato gli incartamenti per il riconoscimento della patente estera. «Per ora non so ancora quando potrò avere risposta – spiega -, nonostante abbia presentato la domanda attraverso l’agenzia. Mi sono recato di persona alla Motorizzazione – ricostruisce -, ma nulla è valso, perché per avere gli appuntamenti occorre fare riferimento a un unico call center regionale. Dal quale – prosegue – si apprende che le liste di prenotazione appuntamenti sono perennemente chiuse».
LA RABBIA
Perciò, non solo tempi lunghi d’attesa, ma anche la necessità «di rivolgersi ad agenzie specializzate, sostenendo gravosi costi aggiuntivi», conclude Avoledo, auspicando «l’attenzione delle autorità sulla necessità di migliorare il servizio, riducendo i tempi di attesa e garantendo un accesso più agevole e veloce ai servizi di rinnovo della patente di guida».
I PROBLEMI
Anticipando le più immediata obiezione, l’assessore ricorda che «per la pubblica amministrazione non sono possibili assunzioni prima che il posto diventi vacante. Quindi, in previsione di queste tre uscite, abbiamo solo potuto indire un concorso e giungere a formulare una graduatoria in pubblicazione in questi giorni. Seguirà l’assunzione del personale mancante, il quale però dovrà essere formato. La piena operatività dei neoassunti è prevista per la tarda primavera». Sono assunzioni che si sommeranno a quelle dei sette ingegneri che saranno ora attivi su tutto il sistema della Motorizzazione Fvg per presiedere agli esami delle patenti. E per quelli che la patente ce l’hanno già e devono solo rinnovarla, che prospettive nell’immediato? «Le domande che da Pordenone sono inviate telematicamente – illustra Amirante – sono direttamente smistate sugli uffici di Udine, Gorizia e Trieste. Quelle inviate in forma cartacea, invece, vengono prese in carico da Gorizia e Trieste», conclude Amirante, che ricorda di aver realizzato anche alcuni incontri con le realtà territoriali del settore – per esempio le scuole guida e non solo – chiedendo collaborazione a fronte della situazione che si è determinata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino