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PADOVA - La pensione non arriva a 1.200 euro. Con la moglie a carico, l'affitto, e poi le bollette, il mangiare, le medicine, la benzina e le spese impreviste. Per arrivare a fine mese senza affanni, quindi, deve cercare di adattarsi cambiando un po' le abitudini in quanto adesso i rincari pesano in maniera significativa sul suo bilancio familiare. Gioacchino Bragato, 82 anni, noto pittore con una vasta produzione di quadri naïf esposti in tutto il mondo, e conosciuto anche per i tantissimi anni di lavoro come cuoco al ristorante " Al Pero" di via Santa Lucia, ogni giorno deve usare il bilancino per far quadrare i conti. E alla fine ci riesce con qualche piccola rinuncia, cercando di non eliminare alcune consuetudini che per lui sono importantissime, come le gite in macchina sui Colli Euganei per ammirare il panorama. Una cosa che lo fa particolarmente arrabbiare è l'aumento del costo dei generi alimentari, che registra a cadenza quotidiana. «Oltre a quelli delle bollette - racconta - i rincari maggiori che sto riscontrando riguardano i cibi. Per esempio una confezione da 500 grammi di pasta, che fino a poco tempo fa costava 69 centesimi, l'altro ieri l'ho pagata 1,05 euro e oggi 1,10. Mi chiedo: ma dove stanno le istituzioni preposte a controllare i prezzi? Come mai, poi il pane comune, che peraltro non si trova mai, si vende a 2,70 euro al chilo, e gli altri tipi addirittura a 4,90, mentre per il medesimo quantitativo di spaghetti o di maccheroni, con tanto di confezione, si deve sborsare una somma nettamente inferiore? Giustificano l'impennata di rosette e filoncini con i salassi energetici, ma mi pare impossibile, come che un tubetto di dentifricio da 3 sia passato a 4,75 centesimi».
Attenzione alla scelta dei prodotti
A proposito delle bollette il cuoco-pittore osserva: «Quando una lampadina accesa non serve, la spengo immediatamente, ma ripeto il problema grosso per me è il caro-alimenti. Io e mia moglie abbiamo deciso di mangiare a mezzogiorno un primo, di solito una bella pastasciutta abbondante e una mela. La sera, invece, un secondo e un contorno: ci siamo abituati così e ci basta. Poi stiamo attenti a scegliere i prodotti».
Colori con le bacche
Bragato percepisce la pensione da cuoco che è di 1.180 euro al mese, mentre la moglie, che abita con lui nella casa popolare di via Santa Maria in Conio, non ha redditi. «Cerco di inquadrare la situazione giornaliera risparmiando dove è possibile. Per esempio ero abituato a leggere quattro quotidiani al giorno, mentre ora posso permettermene solo 2 e gli altri li sfoglio al bar. I vestiti? Non compro una giacca dal 1970, mentre qualche pantalone ogni tanto lo acquisto. Le scarpe? Cerco di usare quelle che ho, e appena fa meno freddo giro scalzo con i sandali». Pure il costo del carburante ha un peso non indifferente sulle uscite. «I rincari della benzina per me sono stati traumatici - osserva - e ogni volta che vado a fare il pieno resto allibito. Però non me la sento di rinunciare ai giretti sui Colli Euganei, che sono i più belli del mondo, e comunque in città mi sposto solo in bicicletta». Infine, la sua passione, la pittura. «I colori hanno prezzi folli - conclude Bragato - e quindi mi faccio io gli inchiostri con bacche, caffè e pigmenti».
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