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PORDENONE - Dal momento di unione rappresentato dalle celebrazioni del XXV Aprile, a uno squarcio che si apre sull’unità della giunta che governa il Comune. Con un botta e risposta tra Forza Italia e il sindaco Alessandro Ciriani destinato a lasciare più di qualche squarcio. Il motivo? Un’accelerazione improvvisa da parte degli “Azzurri” sul nome del sostituto di Andrea Cabibbo, l’assessore “volato” in Regione dopo il voto del 2 e 3 aprile. Il profilo indicato da Forza Italia, infatti, è ufficialmente quello di Mara Piccin. Nome circolato, sussurrato prima e pronunciato poi, ma non certo tra i “preferiti” del sindaco. Ciriani, pochi minuti dopo, ha infatti alzato un vero e proprio muro. E ora se ne vedranno delle belle sul fronte politico.
L’ANNUNCIO
Si deve procedere con ordine, partendo dalla “fiammata” di Forza Italia, arrivata sotto forma di una nota - stringata ma diretta - nel primo pomeriggio di ieri. A borse chiuse, si direbbe parlando di economia; poco dopo la cerimonia del XXV Aprile, restando invece confinati nelle logiche locali e cittadine. «Il voto popolare ha aperto le porte del Consiglio Regionale per Andrea Cabibbo. A questo punto, Forza Italia indica Mara Piccin come sua sostituta nella giunta comunale di Pordenone».
LA REAZIONE
La vera e propria deflagrazione politica sarebbe arrivata a stretto giro, pochi minuti dopo. Firmata da Alessandro Ciriani. «Mara Piccin è una brava politica ma non ha le caratteristiche per svolgere il ruolo di assessore nella mia giunta, che non è una riserva per chi non ha ruolo. Sono pronto ad accogliere altri nomi. Se si vuole aprire un fronte polemico in un momento delicatissimo come questo, significa essere marziani. E non si deve abusare della mia pazienza». Frasi al vetriolo, con l’effetto di una miccia molto corta vicina al punto di non ritorno. È immaginabile che ora toccherà ai partiti confrontarsi, in un momento di alta tensione in seno all’esecutivo comunale. L’altro nome che era circolato - assieme a quello di Giuseppe Verdichizzi - per la sostituzione di Cabibbo era stato quello del consigliere Matteo Brovedani. Tutto questo, però, prima dell’accelerazione di Forza Italia che può mettere in moto una crisi inattesa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino