TREVISO - Doppio gesto di Fairplay, ieri mattina, nel corso della partita tra l’Indomita 21 Treviso e il Casier Dosson, secoda di ritorno del campionato Giovanissimi...
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Era la metà del primo tempo, sul risultato di 1-1 quando un giocatore del Casier Dosson colpisce il pallone, il giocatore di casa inciampa da solo e cade. Per l’arbitro, Federico Bianchin della sezione di Trevsiso, è rigore. Ma il fallo non c’è stato e l’allenatore dell’Indomita Francesco Canzian impartisce l’ordine al suo giocatore Marco Koulibaly di sbagliare e il ragazzo calcia il pallone verso la bandierina e non in porta. Nella ripresa, con il risultato di 2-1 per l’Indomita, l’arbitro assegna un rigore inesistente al Casier Dosson. Potrebbe essere l’occasione per il pareggio ma l’allenatore Vincenzo Falcone invita il proprio giocatore, Leonardo Sgnaolin, a sbagliare. Cosa che il ragazzo fa e gli errori vengono così pareggiati, poi la partita termina 4-1 per l’Indomita.
«Un gesto di sportività bello, di insegnamento per i ragazzi. I rigori non c’erano e hanno fatto bene i due allenatori a prendere tale decisione, questo fa bene al calcio», sottolinea Gianfranco Chinellato responsabile del settore giovanile dell’Indomita. Gli fa eco il presidente del Casier Dosson, Otello Vendramin: «Un gesto che fa solamente del bene al calcio, ai ragazzi e alle due società, un plauso ai due allenatori e ai ragazzi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino