Rita e Bruno Martini lasciano il rifugio Berti dopo 45 anni: «Quassù comanda la natura»

Il rifugio Berti nel gruppo del Popera
COMELICO SUPERIORE - Cambio di gestione al rifugio Berti, del Cai di Padova nel gruppo del Popèra a quota 1950 metri in Comelico; dopo 45 stagioni Rita Zandonella e Bruno...

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COMELICO SUPERIORE - Cambio di gestione al rifugio Berti, del Cai di Padova nel gruppo del Popèra a quota 1950 metri in Comelico; dopo 45 stagioni Rita Zandonella e Bruno Martini lasciano. Tante le soddisfazioni, ma anche tante le difficoltà, l’estate scorsa è stata difficile. Il 12 agosto uno smottamento ha travolto la turbina che garantiva l’energia al rifugio e le difficoltà si sono sommate alle complessità che il lavoro in quota comporta. Il gestore era sconsolato contando sei frane a ridosso del Berti, fenomeni che fanno riflettere. 


L’AMAREZZA
«I temporali ci sono sempre stati -spiega Martini- ma non con la violenza di oggi, i ghiaioni così scavati non staranno più fermi, adesso ogni pioggia è un problema. Noi possiamo fare quello che vogliamo, ma quassù comanda la natura. Possiamo solo stare a guardare, adattarci ed avere anche un po’ di paura». Dalla Fondazione Dolomiti Unesco il meritato tributo agli storici gestori: «Grazie di cuore a Bruno e Rita che per 45 anni sono stati le sentinelle del Popera e i custodi di una parte importante del Patrimonio Mondiale. Dalla prossima estate il Rifugio Berti avrà nuovi gestori che lo abiteranno e se ne prenderanno cura, ma la famiglia di Bruno e Rita, per noi e per tutti coloro che amano la montagna, resterà sempre un punto di riferimento. Con il loro lavoro quotidiano ci hanno insegnato l’accoglienza, la responsabilità, il sentirsi ospiti di una natura sublime e a volte severa, il senso del limite e l’amore (questo sì illimitato) per le Dolomiti. Bruno e Rita del Berti “rifugisti ad honorem”». E come potrebbe essere altrimenti dopo tanti anni a servizio della montagna e della gente che la frequenta che, purtroppo come è emerso negli ultimi anni di boom di presenze in quota, non sempre ha verso il rifugista quel rispetto e quella considerazione che merita. 


IL SENTIERO


Il rifugio, al margine del Vallon Popera, è raggiungibile esclusivamente a piedi in un’ora di cammino in totale immersione nei suoni e colori delle Dolomiti. I Martini lo hanno custodito con amore che mettendo a disposizione degli escursionisti 48 posti letto “per risvegliarsi abbracciati da maestose cime dolomitiche” spiegavano agli ospiti. Il Berti si trova in una posizione strategica per raggiungere le più belle vie ferrate di tutto il Comelico, oltre a storici sentieri attrezzati e le famose Alte Vie. Le Dolomiti del Popera hanno in serbo numerosissime escursioni tematiche con diversi livelli di difficoltà. I Martini si sono definiti “una famiglia con la montagna nel cuore”, loro, Bruno e Rita, sono stati gestori del rifugio dal 1978. Ogni giorno, insieme ai figli, hanno accolto con gioia gli escursionisti appassionati delle Dolomiti del Popera. Il Cai ha pubblicato il bando per la ricerca del nuovo gestore, l’offerta, 21mila euro la base di gara quale canone annuo, dovrà essere presentata entro le 19 del 15 dicembre 2023; Bruno Martini, è disponibile ad affiancare il nuovo gestore nell’estate 2024. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino