Rifiuti: sulla gestione della raccolta a Udine arrivano le ricette degli aspiranti sindaci

Rifiuti: sulla gestione della raccolta a Udine arrivano le ricette degli aspiranti sindaci
UDINE - Il prossimo step? La tariffa puntuale sui rifiuti. Dopo la rivoluzione apportata dal porta a porta e contenuta nel programma della prima amministrazione Fontanini,...

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UDINE - Il prossimo step? La tariffa puntuale sui rifiuti. Dopo la rivoluzione apportata dal porta a porta e contenuta nel programma della prima amministrazione Fontanini, infatti, il sindaco uscente punta, in caso di secondo mandato, a nuovi cambiamenti nella gestione delle immondizie: migliorie per eliminare le criticità della raccolta casa per casa, ma soprattutto l'introduzione del concetto che chi produce più rifiuti paga di più, una proposta che era arrivata più volte dall'opposizione (in particolare il Movimento 5 Stelle), ma con scarso successo. «Valuteremo col gestore Net è ora scritto sul nuovo programma del centrodestra -, il passaggio alla tariffa puntuale, riconosciuta dall'Ue come strumento economico per sostenere le raccolte differenziate e la riduzione del rifiuto urbano residuo. E' un sistema di calcolo della tariffa Tari legato alla reale produzione dei rifiuti, non si basa solo sul metodo presuntivo e sul criterio dei metri quadrati dell'immobile, ma anche su quanti rifiuti sono prodotti e differenziati. Il modello basato sulla misurazione puntuale mira a rafforzare i principi comunitari del "chi inquina paga" e del "paghi quanto butti": una modalità pensata per garantire maggiore equità e rendere i cittadini più consapevoli del proprio ruolo e delle ricadute dei propri comportamenti». Tra le altre modifiche al sistema di raccolta annunciate nel programma ci sono poi la creazione di nuove eco-piazzole con il posizionamento di bidoni selettivi utilizzabili solo dai residenti e l'installazione di bidoni a scomparsa per le attività economiche, nel centro storico. La coalizione, comunque, rivendica il successo del porta a porta «che ci ha permesso di raggiungere una differenziata del 75 per cento».


CENTROSINISTRA
E gli altri candidati? Per quello di centrosinistra, Alberto Felice De Toni, è necessario risolvere «le numerose criticità del sistema porta a porta: i negativi risultati raggiunti e il fatto che la pulizia della città è peggiorata». De Toni propone quindi un sistema più flessibile che unisca diverse tipologie di raccolta: il porta a porta per piccoli condomini e abitazioni singole; isole ecologiche condominiali per i condomini che hanno grandi spazi comuni e cassonetti intelligenti di prossimità per quelli che non ce li hanno. Anche la coalizione di centrosinistra punta a modificare la Tari, in questo caso con la tariffazione a corrispettivo ("pago per quello che conferisco"). Qui la proposta è anche quella di istituire lo "spazzino di quartiere" anche con compiti di controllo sull'abbandono o il turismo dei rifiuti. L'obiettivo, però, è quello di ridurre la produzione di immondizie: De Toni vorrebbe quindi firmare un patto con scuole, famiglie, associazioni, imprese e negozi per adottare pratiche in tal senso.


5 STELLE
Passando a Ivano Marchiol candidato di Spazio Udine, M5S e Udine città futura), l'idea è che lo spazio urbano sia stato ulteriormente deturpato negli ultimi cinque anni dai cassonetti di plastica del porta a porta, che ha costretto ad una gravosa gestione dei rifiuti domestici le persone con difficoltà motorie o con poco spazio in casa. Il programma prevede quindi l'istituzione di un ecobonus premiante per chi produce meno rifiuti e differenzia meglio. Tra le proposte anche cestini per la differenziata in tutta la città, una raccolta casa per casa mensile anche dell'olio esausto, aumentare l'accessibilità delle attuali piattaforme ecologiche (per non doverne costruire altre), puntare su un minor uso della plastica in scuole ed edifici pubblici, nonché creare «un Tavolo permanente tra Comune, Università e Net per avere un Piano regolatore della gestione dei rifiuti in termini di sostenibilità, differenziazione e lotta agli sprechi».


I LIBERI ELETTORI


Infine, secondo Stefano Salmè (sostenuto da Liberi Elettori-Io amo Udine) è necessario adottare un sistema misto con il porta a porta per la raccolta del secco e dell'organico e un ritorno ai cassonetti stradali per quanto riguarda vetro, carta, plastica e verde. «Un sistema di questo tipo si legge nel programma -, consente di ridurre gli oneri a carico del cittadino ed è un modo per sostenere le piccole imprese commerciali. La riduzione del casa per casa, inoltre, migliorerà le condizioni di lavoro degli operatori che si occupano della raccolta, ridurrà il problema dell'abbandono dei rifiuti cresciuto a dismisura con il nuovo sistema, e migliorerà il decoro urbano rovinato dall'invasione di sacchi e bidoni ad ogni ora del giorno e della notte». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino