Bivacco nella zona industriale di Cessalto: camionisti lasciano rifiuti e fanno i propri bisogni in giro

Il sindaco di Cessalto Emanuele Crosato pronto a chiudere l'area industriale ai camion
CESSALTO - Troppi rifiuti abbandonati dai camionisti indisciplinati, a Cessalto si corre ai ripari. «Pensiamo di riunirci a fine estate con gli imprenditori della zona...

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CESSALTO - Troppi rifiuti abbandonati dai camionisti indisciplinati, a Cessalto si corre ai ripari. «Pensiamo di riunirci a fine estate con gli imprenditori della zona industriale e capire insieme come operare. Non ho nessuna preclusione, nemmeno quella di chiudere la zona ai camion e fare entrare solo quelli per il carico e scarico». Non usa mezzi termini il sindaco di Cessalto Emanuele Crosato in relazione a un problema che nel paese si vive da un po' di tempo ma che ultimamente ha raggiunto livelli insostenibili.


IL PROBLEMA
In breve, molti camionisti che non trovano posto all'area di servizio di Cessalto per passare qualche ora di riposo, hanno trasformato in un bivacco la zona industriale di Cessalto, dove ci sono capannoni incompleti. E proprio qui fanno i loro bisogni, andandosene dopo aver lasciato parecchi rifiuti a terra. Lo spettacolo che si presenta davanti a chi passa in zona subito dopo, è facilmente immaginabile. Le aree di servizio di Calstorta, cioè quelle dell'autostrada A4 in territorio di Cessalto, nel periodo estivo sono oberate di auto e mezzi. E molti autotrasportatori cercano uno spazio uscendo dall'A4 e fermandosi in zona industriale, a due passi dal casello. Il problema è conosciuto da tempo ma è tornato in primo piano in occasione dell'ufficializzazione dei cinque nuovi cavalcavia relativi ai lavori di allargamento dell'autostrada, da due a tre corsie nel tratto tra San Donà e Portogruaro. «Abbiamo compiuto verifiche e abbiamo visto, coi nostri occhi, che alcuni autisti trasformano la zona dell'area industriale in un bivacco. Non ci sarebbe nemmeno nulla di male, ma il giorno dopo la loro partenza troviamo di tutto per terra. Io sono convinto che si debba mantenere un certo livello di educazione e di civiltà, e credo che la concessionaria dovrebbe preoccuparsi anche di questo». E ancora: «Quando capita un inconveniente in A4, succede che arrivino in centro paese persone in difficoltà. Ad esempio una coppia, di nazionalità francese, vittima di un guasto meccanico alla loro vettura, ha raggiunto la zona industriale, in attesa che qualcuno riparasse la loro vettura».


LA DECISIONE


Ma c'è una novità: «Intanto c'è un gruppo di volontari che si sta occupando della pulizia dei luoghi. Ringrazio queste persone che danno la loro disponibilità per il bene del paese. Ma è chiaro che se parliamo di sicurezza, mi riferisco anche a queste situazioni. Non possiamo pretendere che le nostre forze dell'ordine si occupino anche di questi episodi». Per cui? «Vorrei riunirmi con gli imprenditori che vivono e lavorano in zona industriale ogni giorno. Sono loro quelli più colpiti. E ragionare insieme su cosa fare. Non ho alcun tipo di preclusione. Nemmeno di chiudere la zona industriale ai camion e lasciar passare solo quelli che devono eseguire il carico e scarico nelle aziende. Vedremo, dovremo parlarne perché chiaramente si tratta di un problema che deve trovare una soluzione».

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Il Gazzettino