OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PORDENONE - Hanno interessato anche Pordenone i controlli dei carabinieri per la tutela del lavoro finalizzati a “individuare forme di sfruttamento lavorativo realizzato attraverso la cessione delle credenziali di accesso alle piattaforme di food delivery per l’esercizio dell’attività di rider», come si legge in una nota del comando dell’Arma. In città le verifiche hanno riguardato due punti di ritrovo e dieci rider: saranno le indagini ancora in corso ad accertare se le posizioni lavorative dei dieci fattorini in bicicletta sono regolari o meno. Ma il segnale è più che chiaro: i controlli, che hanno toccato pure Udine e Trieste, proseguiranno anche nella nostra regione per contrastare il caporalato digitale. Anche perchè finora nel Paese sono state scoperta dai carabinieri 92 cessioni illecite di account.
L’OPERAZIONE
L’attività rappresenta l’evoluzione delle verifiche avviate dal Nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Milano unitamente alla polizia Locale del capoluogo, nel settembre del 2019, a seguito del coinvolgimento di alcuni ciclofattorini in incidenti stradali a Milano anche mortali.
I NUMERI
Nel corso dei controlli, i carabinieri hanno individuato su “strada” e in particolare in ben 225 Hot Spot preventivamente censiti in tutto il paese (luoghi ove i rider si ritrovano in attesa di ricevere gli ordini) 1.609 ciclofattorini; verificato la presenza del fenomeno della cessione di account trasversalmente sull’intero territorio nazionale, concentrato soprattutto nel centro-nord Italia: su 823 lavoratori stranieri controllati, 92 sono risultati in cessione di account per una percentuale pari all’11,2%. Sono state accertate 23 prestazioni lavorative fornite da persone irregolari sul territorio nazionale e avviate le verifiche su oltre 1500 rider sull’effettivo assoggettamento dei lavoratori a tutti gli obblighi in materia di sicurezza ed igiene. È stato controllato anche un minore che lavorava in cessione di account che è stato riaffidato al genitore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino