Padova. Ricoverato, firma le dimissioni contro il parere dei medici: muore poco dopo a casa

Vittorio Ravagnani aveva 71 anni e viveva da solo. A fare la tragica scoperta sono stati i vicini

Muore in casa dopo essere stato dimesso dall'ospedale
PADOVA - La prima volta è riuscito a chiedere aiuto al 118, ma quando il secondo malore, fatale, l'ha colpito, non ha avuto la forza di chiamare nessuno ed è...

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PADOVA - La prima volta è riuscito a chiedere aiuto al 118, ma quando il secondo malore, fatale, l'ha colpito, non ha avuto la forza di chiamare nessuno ed è morto da solo tra le mura della sua casa. Tragedia della solitudine mercoledì a Padova. Un uomo di 71 anni, Vittorio Ravagnani, affetto da gravi problematiche fisiche, è stato rinvenuto privo di vita nella sua abitazione di via Duprè. Si era fatto dimettere dall'ospedale e poche ore dopo si è sentito nuovamente male e il suo cuore ha smesso di battere.

Il ricovero, poi le dimissioni contro il parere dei medici

A fare la macabra scoperta sono stati alcuni vicini di casa che da tempo lo aiutavano sul fronte del cibo e della pulizia della casa. Da quanto si è appreso mercoledì mattina il settantunenne si è sentito male. Ha capito che il suo fisico, già gravato da diverse patologie, si trovava in estrema difficoltà. Ha così deciso di chiamare il 118. Sul posto si sono portati i sanitari del Suem 118 che, dopo averlo visitato, si sono resi conto che le sue condizioni erano molto gravi. L'uomo è arrivato in ospedale in codice rosso ed è subito stato preso in cura dal personale medico. Dopo tutte le terapie del caso l'anziano è stato stabilizzato e si è leggermente ripreso. È stato a questo punto che, venendo meno ai consigli dei medici che gli hanno suggerito di rimanere ancora ricoverato, l'uomo ha firmato le dimissioni e ha fatto rientro a casa. Non è dato sapere nelle ore successive all'uscita dell'ospedale che cosa abbia fatto, ma il suo fisico già fortemente debilitato ha avuto un tracollo improvviso e questa volta non gli ha lasciato neppure la forza di chiamare aiuto. Attorno alle 20 alcuni vicini di casa sono andati da lui per portargli la cena, ma l'hanno trovato riverso a terra privo di sensi. È stato nuovamente allertato il 118, ma questa volta i medici non sono riusciti a salvarlo e non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Gli accertamenti

A casa di Vittorio Ravagnani sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Padova Principale per gli accertamenti di rito. Dopo un sopralluogo all'interno delle mura e il responso del medico legale, è stata esclusa ogni forma di violenza tra le cause del decesso. Il settantunenne è morto per cause naturali. Già nella giornata odierna sarà possibile conoscere la data delle esequie. La salma, dopo il nullaosta del pubblico ministero di turno, è infatti a disposizione dei familiari per la sepoltura. In via Duprè tutti conoscevano Ravagnani. Una persona mite, con problematiche fisiche gravi, che negli ultimi anni ha vissuto una vita difficile. Solo grazie al buon cuore dei suoi vicini è riuscito ad andare avanti. L'uomo, infatti, non si era mai sposato. Dolore mercoledì sera tra tutti coloro che si sono alternati per aiutarlo, per non essere riusciti a garantire al settantunenne una vita più decorosa. Gli stessi vicini sono stati a lungo sentiti dai carabinieri ai quali è stato raccontato il dolore che quotidianamente l'anziano doveva sopportare a causa dei tanti acciacchi. 

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Il Gazzettino