Cognato disabile maltrattato, 21 anni di soprusi: risarcirà 20mila euro

Cognato disabile maltrattato, 21 anni di soprusi: risarcirà 20mila euro
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PRATA - Vessò per anni il cognato disabile. A Franco Corazza, 76enne di Prata, la Corte d'appello di Trieste ha confermato la sentenza di 2 anni di reclusione. La difesa non si ferma. L'avv. o Del Zotto ritiene che si tratti di un equivoco e ricorre in Cassazione. Il suo assistito è accusato di maltrattamenti in famiglia (era stato assolto per abbandono di incapace) che si sarebbero protratti ai danni del cognato 53enne Roberto Biasiato per ben 21 anni, dal 1989 al 2010. La vittima si era costituita parte civile e la sospensione condizionale della pena è subordinata al pagamento dei 20 mila euro riconosciuti come risarcimento alla parte civile.


La Procura generale, che aveva impugnato la sentenza emessa a Pordenone, era stata particolarmente dura e aveva chiesto una condanna a 3 anni. Il pm Paola Cameran aveva paragonato la vittima a «Robinson Crusoe obbligato suo malgrado a vivere in condizioni disumane». Secondo l'accusa, l'uomo - invalido dopo un incidente motociclistico - sarebbe stato costretto a vivere nella sporcizia, continuamente minacciato e umiliato. Corazza era stato denunciato anche per l'appropriazione indebita del mezzo miliardo di lire pagato dall'assicurazione dopo l'incidente del 1988, ma la denuncia era stata archiviata perchè il reato è prescritto. Con una causa civile la vittima ha ottenuto la restituzione di 160 mila euro.
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Il Gazzettino