Nessun ricorso al Tar contro l'aggiudicazione del progetto Sir 3

Nessun ricorso al Tar contro l'aggiudicazione del progetto Sir 3
PADOVA - La linea Sir 3 Stazione-Voltabarozzo non subirà ricorsi al Tar. Ieri Aps holding ha annunciato che i termini per la presentazione sono scaduti senza alcuna...

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PADOVA - La linea Sir 3 Stazione-Voltabarozzo non subirà ricorsi al Tar. Ieri Aps holding ha annunciato che i termini per la presentazione sono scaduti senza alcuna iniziativa legale, nè di privati cittadini (i Comitati) né di società (Rizzani De Eccher, i secondi classificati). Dunque, secondo Aps la tabella di marcia che ha visto l’assegnazione dei lavori a fine aprile e l’avvio del progetto esecutivo, non subirà ritardi, portandoci la nuova linea a metà del 2024.


GLI SFIDANTI
Rizzani aveva già espresso i suoi propositi con una lettera all’inizio di maggio nella quale chiedeva in autotutela l’annullamento dell’appalto per una serie di irregolarità nella formulazione dell’offerta. In caso contrario si sarebbe rivolata all’autorità giudiziaria. Ma la rinuncia all’iniziativa non significa che la battaglia sia conclusa. E siccome questa è una partita a scacchi, una volta spedita la lettera, la strategia è di aspettare il 28 giugno prima di procedere. Quel giorno infatti il Tar del Lazio pronuncerà la sentenza nel merito su un aspetto fondamentale che Rizzani aveva già indicato in una lettera precedente, ovvero irregolarità contributive da parte di una delle ditte vincitrici, circostanza che l’aveva temporaneamente sospesa da tutti gli appalti da parte di Anac. La ditta si era rivolta al Tar del Lazio che aveva accolto le sue tesi disponendo la cancellazione dell’annotazione dal casellario dell’Anac in attesa della sentenza definitiva di giugno. Ma tanto era bastato all’Aps per aggiudicare. Rizzani dunque si giocherà tutto quel giorno.
LA POSIZIONE DI APS
Aps, società partecipata interamente dal Comune, intanto, gonfia il petto. E ricorda la sconfitta dei Comitati al Tar del 9 maggio e ora “un’altra importante conferma della correttezza della gara per l’affidamento dell’appalto integrato - progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori- aggiudicato al raggruppamento con capogruppo il Consorzio stabile europeo per 47.380.367,11, euro.
“La circostanza che nessuno abbia dunque ravvisato motivazioni di carattere giuridico per proporre ricorso avverso l’aggiudicazione della gara, oltre ad escludere sul piano pratico gli inevitabili ritardi in fase esecutiva tipicamente conseguenti all’instaurazione di un contenzioso, rappresenta un’importante evidenza che il procedimento curato da Aps holding è stato condotto, come sempre, con il massimo scrupolo e con dovizia di cure, in ogni passaggio, ivi compresa la puntuale verifica del possesso dei requisiti in capo all’aggiudicatario, svolta nel pieno rispetto delle norme di legge”.
“La collettività può dunque riporre, a buon diritto, la massima fiducia sulla pronta e regolare esecuzione della strategica opera pubblica - conclude la nota dell’azienda - tenuto conto che, com’è altrettanto noto, il contratto di appalto è già stato stipulato con il Raggruppamento aggiudicatario e che sono già in corso le attività concernenti la fase di redazione del progetto esecutivo”.
IL PROGETTO

L’importo della gara europea ammontava a 50,3 milioni di euro, che diventano 55,5 se si considera l’opzione di affidare all’aggiudicatario anche i lavori dell’ampliamento del deposito della Guizza. L’impresa vincitrice dovrà realizzare 5,5 chilometri di rotaie e ben 13 fermate. Durata del contratto: 645 giorni di lavoro, quasi 22 mesi. Per ridurre i disagi i lavori sono frazionati in 30 micro-cantieri. Obiettivo finire entro il 2024. Ci sarà da costruire un nuovo ponte sullo Scaricatore e un capolinea a Voltabarozzo con 362 posti auto.
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Il Gazzettino